Infezioni respiratorie ricorrenti: come riconoscerle
I bambini si ammalano molto più frequentemente degli adulti; in particolare sono soggetti alle cosiddette infezioni respiratorie ricorrenti. Quali sono i sintomi?
Le infezioni respiratorie ricorrenti sono una malattia tipicamente pediatrica. I bambini piccoli, infatti, si ammalano molto più frequentemente degli adulti, in particolare alle vie aeree. Nei primi due anni di vita del bimbo possono presentarsi anche 15 episodi di infezione respiratoria. In tutti i paesi del mondo le infezioni respiratorie ricorrenti sono la causa più diffusa di malattia per i bambini.
Secondo la definizione medica le infezioni respiratorie ricorrenti possono essere definite tali se si presentano almeno 6 o 7 volte all’anno. Tra i vari episodi annuali di infezione respiratoria devono presentarsi almeno un’infezione alle vie respiratorie alte e almeno 3 a quelle basse. Le infezioni alle vie aeree alte comprendono riniti, otiti, faringiti, laringiti, infezioni alla trachea e ai bronchi di grosso calibro. Le infezioni alle vie aeree basse, invece, comprendono i polmoni e i bronchi di piccolo calibro.
I criteri medici per riconoscere le infezioni respiratorie ricorrenti non sono rigidi e sono anzi oggetto di numerose discussioni. La variabilità delle manifestazioni, infatti, è molto ampia. Si tratta tuttavia di infezioni di origine virale o batterica che colpiscono circa il 6% dei bambini in età prescolare.
Il sistema immunitario dei bambini è ancora in via di sviluppo e dovrebbe sempre essere protetto da fonti di inquinamento, fumo e agenti patogeni. Le infezioni respiratorie ricorrenti vanno trattate nei loro singoli episodi e possono essere prevenute curando l’ambiente in cui vive il bambino.
Sarà il medico pediatra a riconoscere le infezioni respiratorie ricorrenti, tenendo conto della storia clinica del bambino e delle sue caratteristiche particolari.