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Morbillo in Italia, ultime notizie: 3 casi all’ospedale Galliera di Genova

Numerosi i casi di morbillo in Italia a causa del calo delle vaccinazioni che si è registrato negli ultimi due anni. Ecco le ultime notizie sulla malattia.

Morbillo in Italia, ultime notizie: 3 casi all’ospedale Galliera di Genova

Il morbillo colpisce a Genova, dove sono stati diagnosticati 3 casi tra le corsie dell’ospedale Galliera. A essere stati contagiati sono stati una dottoressa e un infermiere del pronto soccorso, oltre a una operatrice sanitaria del reparto di maternità. E mentre i vertici della Asl 3 hanno avviato la procedura di vaccinazione per i familiari dei sanitari e per i colleghi che hanno lavorato gomito a gomito con loro nelle ultime settimane, l’ospedale Galliera ha avviato un’indagine epidemiologica sui casi. Giuliano Lo Pinto, direttore sanitario del Galliera, ha così commentato:

«La copertura vaccinale della popolazione, in questi tempi, non è ottimale. Già da tempo abbiamo avviato un’opera di prevenzione a tappeto, per individuare il personale non vaccinato e proporgli la vaccinazione. Un’attenzione particolare soprattutto per chi lavora nei reparti più delicati, come il pronto soccorso, la rianimazione e ostetricia».

Come spesso accade, le vittime del morbillo sono adulti e sono personale medico o sanitario. Purtroppo a questi tre casi, si aggiunge un quarto infetto, che risale a circa 20 giorni fa. Il direttore sostiene che tra questi contagi potrebbe esserci una relazione.

Via | IlSecolo

Lazio prima Regione d’Italia per copertura vaccinale

7 giugno 2018

La Regione Lazio è la prima per la copertura vaccinale per il morbillo. A dichiararlo è l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato nel pomeriggio durante il convegno ‘Io mi Vaccino, Io non posso, Io non voglio’ presso l’Auditorium San Paolo Bambino Gesù.

“In questi mesi sono stati raggiunti importanti risultati per l’incremento delle coperture vaccinali basti pensare che il Lazio è l’unica Regione in Italia ad aver superato il 95% della copertura vaccinale per il morbillo nella corte d’età 0-24 mesi”.

Ha poi aggiunto:

“Nel Lazio è inoltre disponibile l’Anagrafe Unica Vaccinale alla quale ad oggi hanno effettuato l’accesso e risultano quindi registrati, oltre 3.100 scuole e istituti per un numero di alunni complessivo pari a oltre 313 mila che rappresentano circa il 40% della popolazione scolastica nella fascia 0-16 anni e contiamo a breve di raggiungere l’obiettivo. E’ importante non dare alle famiglie messaggi contraddittori e soprattutto non tornare indietro”.

Ora tocca alle altre Regioni darsi da fare. Ricordiamo che il Lazio solo qualche mese fa ha confermato più di 100 casi di morbillo, dati che lo hanno portato al secondo posto per contagi dopo la Regione Sicilia.

Bambina malata a una festa, focolaio a Manziana

1 giugno 2018

Nuovo focolaio di morbillo a Manziana, in provincia di Roma. Sembra che l’infezione si sia diffusa a causa di una bimba non vaccinata e portata a una festa. La Asl Roma 4 informa:

“In riferimento al focolaio epidemico di morbillo che si è verificato nelle ultime tre settimane nel comune di Manziana, pur avendo attivato immediatamente gli interventi sui contatti del primo caso, in base alle informazioni ricevute nelle inchieste epidemiologiche, 4 persone sono state comunque contagiate dal caso indice“.

E poi ha aggiunto:

“Il tempestivo intervento su altri 92 contatti, rintracciati grazie alla collaborazione di alcuni pazienti durante le successive inchieste ha permesso al Dipartimento di prevenzione di circoscrivere per il momento il numero dei contagiati. In situazioni come questa, la collaborazione dei pazienti con gli operatori sanitari è fondamentale per raggiungere nel minor tempo possibile gli esposti al contagio, consentendogli di accedere alla vaccinazione entro 72 ore dall’esposizione, intervallo di tempo da rispettare per scongiurare lo sviluppo della patologia“.

Il dottor Burioni è intervenuto sul caso su Facebook:

Una bambina, portata a una festa nonostante la febbre alta, ha contagiato due mamme. Altri otto bambini (vaccinati) e una donna gravida (ma immune) non hanno contratto la malattia.
Questo ci consente di ricordare alcune cose. La prima è che molti adulti non sono stati vaccinati, o sono stati vaccinati in maniera incompleta e rischiano di contrarre il morbillo. E’ importante, se non si è sicuri di avere avuto la malattia o di avere ricevuto le due dosi necessarie di vaccino, recarsi al centro vaccinazioni per sistemare la cosa.
La seconda è che chi è vaccinato è protetto: per cui se non avete vaccinato i vostri figli contro il morbillo per qualche superstizione senza senso, provvedete subito. Il vaccino è sicuro ed efficace al 98%. Chi rischia la vita è il vostro bimbo e non il cretino che vi ha raccontato le bugie sui vaccini.

E conclude sottolineando un altro grave problema:

Troppi genitori mandano in giro i figli malati, e questo non va bene (e i vaccini non c’entrano)

Italia quarta in Europa per i contagi da morbillo

26 maggio 2018

Situazione ancora difficile quella legata al diffondersi del morbillo. Nel nostro Paese si sono registrati 805 casi nel 2018, secondo i dati del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) nel bollettino mensile di maggio. L’Italia non è più sul podio, ma si trova al quarto posto dopo Romania (2712), Francia (2173) e Grecia (1948).

In questi Paesi (tra cui anche l’Italia) sono stati riportati in totale anche 22 morti. Oltre il 90% dei casi, si legge nel dossier, si è verificato in individui non vaccinati. Un’altra zona giudicata preoccupante è il Regno Unito, con 440 casi confermati. Gli esperti inoltre hanno comunicato:

“La maggior parte dei casi si è verificata in individui sopra i 15 anni, e questo sottolinea la necessità per i giovani adulti che potrebbero non essere stati vaccinati di controllare il proprio status ed eventualmente aggiornarlo”.

Da aprile 2017 ad aprile 2018 focolai di morbillo si sono verificati in tutti i Paesi europei, fatta eccezione per Croazia e Malta che non ne hanno segnalato nessuno. Per contrastare il morbillo è fondamentale la vaccinazione, che contribuisce l’immunità di gregge. Purtroppo, sempre secondo il bollettino, solo cinque Paesi Ue hanno raggiunto la copertura vaccinale del 95%: Ungheria, Slovacchia, Spagna, Portogallo e Svezia.

Focolaio tra Parma e Langhirano, colpite 11 persone

15 maggio 2018

Ben 11 casi di morbillo tra Parma e Langhirano. Quelli attualmente accertati, per ricovero all’ospedale Maggiore di Parma, sono due (e trattasi di adulti), ma sono undici i casi sospetti. Marella Zatelli, dirigente del Dipartimento di Salute Pubblica dell’Ausl di Parma, ha commentato:

“A Parma c’è un sospetto focolaio di morbillo, è iniziata da una persona che è rientrata a Parma dalla Sicilia il 21 aprile. Poi progressivamente ci sono stati altri casi nei giorni successivi: attualmente ci sono due casi accertati ed undici casi sospetti, che sono stati sottoposti ad indagine epidemiologica e per tutti ci sarà una conferma laboratoristica, attraverso l’esame delle urine per verificare se il virus del morbillo è effettivamente presente in queste persone. La situazione è sotto controllo e non è preoccupante: l’unica cosa da dire è che il morbillo preso in età adulta può essere abbastanza impegnativo, la sintomatologia è abbastanza pesante”.

In Sicilia la situazione è abbastanza grave: a Catania è in corso una grave epidemia, con più di 200 casi solo da gennaio. Il virus ha fatto quattro vittime nei primi mesi dell’anno. L’ultima è un bambino di nove mesi, morto per le complicanze de morbillo contagiatogli dalla madre non vaccinata.

In gravi condizioni una donna di 29 anni di Lecce

10 maggio 2018

Una giovane donna di 29 anni di Lecce è in gravi condizioni per aver contratto il morbillo. In questo momento è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Dopo essere stata curata all’ospedale di Galatina, i medici hanno deciso di trasferirla nel nosocomio del capoluogo pugliese perché le condizioni sembravano non migliorare. Non è in pericolo di vita, ma il timore che possa subentrare l’encefalite ovviamente è elevata. La donna, che non era stata vaccinata da bambina, sta seguendo una terapia a base di emoglobina, a quanto pare l’unica possibile.

I dati sul morbillo sono sempre preoccupanti: dal primo gennaio al 31 marzo 2018 sono stati segnalati in Italia 805 casi, di cui 207 nel mese di gennaio, 272 nel mese di febbraio e 326 nel mese di marzo. Evidente l’aumento costante di malati registrato dall’ultimo bollettino pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

In questo quadro allarmante, c’è una buona notizia: rispetto ai primi tre mesi del 2017, quando furono in totale 1.755 i contagiati, il numero dei casi nello stesso periodo del 2018 è dimezzato.

Oltre cento malati nel Lazio

17 aprile 2018

Continuano i casi di morbillo in Italia. Nell’ultimo mesi ci sono stati 5 medici contagiati e decine di accessi in pronto soccorso con gravi complicanze al Cardarelli di Napoli, ospedale polo di riferimento per le emergenze sanitarie di tutta la Campania. Ovviamente non c’è nessun allarme per il direttore sanitario Franco Paradiso.

«Chi lavora a stretto contatto con i pazienti è certamente più soggetto ad un possibile contagio, ma è probabile che molti dei medici che si sono ammalati in realtà abbiano contratto il virus in ambito domestico».

Detto ciò la situazione di Italia e Francia sono preoccupanti: rispetto all’ultimo aggiornamento di marzo pubblicato dall’Ecdc i casi sono quasi triplicati in Francia e duplicati nel nostro paese. Se si guardano i dati dell’ultimo anno compreso tra marzo 2017 e febbraio 2018, si può notare che degli oltre 14.800 casi segnalati in Europa, ben 5039 appartengono all’Italia, a cui seguono Romania (4481), Grecia (1851) e Francia (1175), pari rispettivamente al 34%, 30%, 12% e 8%.

Le Regioni in cui la situazione è più grave sono la Sicilia, seguita dal Lazio. A fine febbraio i malati nel Lazio erano 108, mentre in Sicilia circa 200, su un totale in tutta Italia di 411.

Un decesso ogni mille casi, è un record mondiale

11 aprile 2018

Di morbillo si muore. Lo abbiamo capito tutti negli ultimi mesi. Ci sono stati quattro decessi: due persone di 38 e 41 anni non vaccinate e colpite da una grave insufficienza respiratoria; una ragazza di 25 anni uccisa da una polmonite e un bimbo di soli 10 mesi, che a causa della tenera età non poteva essere vaccinato. Questo il quadro drammatico da inizio 2018 in Italia.

La situazione più complicata è quella siciliana: ci sono stati 200 malati (su 400 nel Paese), ovvero il 50 percento del totale nazionale è a Catania. Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, ha commentato:

“In Sicilia non c’è una emergenza morbillo, ma un problema acuto, che può presentarsi in qualsiasi regione del nostro Paese. Oggi abbiamo decine di migliaia di adulti che non sono immuni o perché non hanno avuto la malattia o perché non sono stati protetti con le vaccinazioni”.

E ha chiarito:

“Normalmente, ogni tremila casi di morbillo c’è un morto, invece in Italia stiamo registrando addirittura un decesso ogni mille, che è un record mondiale dal punto di vista della casistica”.

L’unico modo per arrestare il problema è il vaccino: per fermare il contagio anche gli adulti devono essere immunizzati, soprattutto le categorie a rischio, come il personale sanitario, scolastico, e tutti coloro che entrano in contatto con una persona infetta, adulto o bambino. Inoltre la vaccinazione è consigliata a chi soffre di patologie croniche e condizioni che compromettono il sistema immunitario.

(v.r)

411 contagi in due mesi, la metà in Sicilia

9 aprile 2018

L’epidemia di morbillo ha numeri importanti, secondo i dati in mano all’Istituto Superiore di Sanità. In due mesi si sono contati 411 contagi (la metà circa in Sicilia), quattro morti e una decina di casi gravi. L’età media è stata di 25 anni, mentre 92 sono i contagi riferiti a bambini sotto i 5 anni di età, di cui 28 con meno di un anno. Gianni Rezza, direttore del dipartimento di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, ha commentato:

“In effetti la campagna legata alla legge sui vaccini ha sensibilizzato la popolazione sulla necessità di proteggere i più piccoli ma forse è arrivato meno un altro concetto, altrettanto importante: anche gli adulti si possono vaccinare gratuitamente, ed è bene che lo facciano soprattutto in casi a rischio, per la presenza di altre patologie o se immunocompressi”.

Quali sono i sintomi e le complicanze? Il 42,9% dei casi ha riportato almeno una complicanza. Si va dalla diarrea, riportata in 73 casi (17,8%), alla polmonite (43 casi), fino all’insufficienza respiratoria (18 casi, tra cui come detto quelli fatali), la stomatite (90 casi) e addirittura l’epatite (34 casi). Il morbillo per chi si ammala in età avanzata può essere davvero grave. Non a caso quasi un malato su tre, il 60%, è stato ricoverato in ospedale, e un ulteriore 13,9% si è rivolto ad un Pronto Soccorso.

In Italia la situazione più grave è a Catania dove ci sono stati circa 200 contagi. Il ministero della Salute ha avviato un piano di monitoraggio per capire come evolve la situazione.

(v.r)

Triplicati nel 2017 i decessi in Europa

7 dicembre 2017

Sono ancora tanti, troppi, i casi di morbillo in Europa. Il Paese più colpito è la Romania. Il loro numero è quasi triplicato rispetto al 2016, rivelano i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nei primi nove mesi del 2017 ci sono stati 30 decessi, contro i 12 dell’anno scorso.

I casi di contagio registrati dall’OMS sono passati da 3.805 dell’anno scorso a più di 10.000 sempre nei primi nove mesi del 2017, spinti da picchi fatti segnare in Romania e in Italia. La percentuale di bambini di un anno che hanno ricevuto il vaccino in Romania nel 2015 è stata dell’86%, appena un punto percentuale in più rispetto al dato italiano (85%). La media OECD è del 95%, ovvero quanto suggerito dall’OMS per una adeguata protezione della popolazione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che negli ultimi cinque anni i tassi di immunizzazione in Europa sono scesi dal 95% al 93%. La situazione è quindi drammatica e i movimenti no vax stanno contribuendo al diffondersi dell’infezione.

Via | Euronews

Siamo il Paese con il maggior numero di casi in Europa

Tantissimi i casi di morbillo in Italia. È il Paese con il maggior numero di casi in Europa e supera anche la Romania. Dei 12.743 casi segnalati dai paesi dell’Unione Europea tra il 30 settembre 2016 e l’1 ottobre 2017, il numero più alto spetta al nostro Paese con 4.925 casi (pari al 39%), seguito da Romania con 4.854 (38%) e Germania con 956 (8%). E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino su morbillo e rosolia del Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc).

La cattiva notizia è che queste cifre potrebbero essere sottostimate, precisa l’Ecdc, in particolare per la Romania, che ha segnalato con ritardo i dati dell’epidemia al sistema di monitoraggio europeo. La buona notizia, invece, è che i numeri sia in Italia sia in Romania sembrano in calo.

In questo momento c’è un’epidemia di morbillo in Grecia, dove sono stati riportati 71 casi ad agosto e 126 a settembre. Secondo il Centro ellenico per il controllo delle malattie è possibile che ve ne siano ancora di più nelle prossime settimane. Casi sono stati segnalati anche in Austria, Irlanda, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Macedonia e Serbia. Il 35% dei casi riportati all’Ecdc riguarda bambini sotto i 5 anni, con l’incidenza maggiore sotto l’anno d’età, fascia in cui non è possibile fare la vaccinazione.

19mila casi in Europa nel 2017

17 ottobre 2017

Continuano ad aumentare i casi di morbillo, non solo in Italia ma anche in Europa. A svelarlo è l’ultimo report dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, secondo cui tra gennaio 2016 e ottobre 2017 sono stati circa 19mila i casi segnalati nel vecchio continente, con 44 i morti. Tre i Paesi più colpiti: Romania (primo Paese a registrare l’impennata da ottobre 2016), Italia (dove l’aumento è iniziato a gennaio 2017) e Germania (da febbraio 2017).

In Romania i casi sono stati 7.570 nel periodo esaminato, contro 4.617 per l’Italia e 891 in Germania. La diffusione del morbillo in Europa è dovuta a una copertura vaccinale sub-ottimale in molti Paesi Ue, sottolinea l’Ecdc, ricordando che l’obiettivo da raggiungere è almeno il 95% di copertura.

42 casi nell’ultima settimana

6 ottobre 2017

Nell’ultima settimana ci sono stati altri 42 casi di morbillo, per un totale nel 2017 di 4.617. Questo il quadro del nuovo bollettino del Ministero della Salute che svelta che l’88% delle persone che hanno contratto la malattia non era vaccinata, il 6% vaccinato aveva effettuato solo 1 sola dose.

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Nel 35% dei casi c’è stata almeno una complicanza che nel 44% ha richiesto il ricovero. L’età mediana delle persone che hanno contratto la malattia è di 27 anni. Ad ammalarsi sempre più spesso sono gli operatori sanitari: due solo nell’ultima settimana (25 settembre-1 ottobre 2017), per un totale di 302 casi. A causa del morbillo nei primi 9 mesi ci sono stati 4 decessi.

Morto un uomo di 42 anni a Catania

27 settembre 2017

Un uomo di 42 anni è morto a Catania a causa del morbillo. Si tratta del quarto decesso dall’inizio dell’anno causato da questa malattia. A rendere nota la morte dell’uomo sarebbe stata l’Asl di Catania, che fa sapere che, essendo immunodepresso, il paziente non aveva avuto la possibilità di vaccinarsi. L’esordio dei sintomi sarebbe avvenuto l’8 settembre, e gli esami specifici hanno presto confermano la diagnosi di morbillo, una malattia che, come spiegano gli esperti, tende ormai a colpire anche in età adulta, e non più solamente durante l’infanzia.

Dall’inizio dell’anno in città abbiamo avuto 165 casi, numeri inconsueti e molto alti che sono legati alle mancate vaccinazioni.

ha spiegato Mario Cuccia, responsabile del servizio Epidemiologia dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania

Ci sono anche casi di persone vaccinate, ma sono pochi e il quadro clinico è molto più lieve. Si è alzata anche l’età media, che si attesta intorno ai 23 anni, con casi limiti che sono un bambino di pochi mesi e un 59enne. Non è più una malattia dell’infanzia, l’unica strada è la prevenzione, e quindi i vaccini.

(m.v.)
via | Corriere

Due casi all’ospedale di Foligno, una è un’operatrice sanitaria

11 Settembre 2017

Un doppio ricovero a Foligno per morbillo. Una delle due donne è una operatrice socio-sanitaria della Usl Umbria 2. A confermare la notizia è l’Ospedale di Foligno, che attraverso una nota ha comunicato:
Sono stabili condizioni della paziente ricoverata in isolamento presso l’Ospedale di Foligno dopo aver contratto il morbillo a seguito di contagio da una parente dipendente della Usl Umbria n. 2. Il decorso della malattia non presenta complicazioni e l’esantema è in diminuzione.

La donna di 44 anni avrebbe contratto la malattia dalla sorella, operatrice socio-sanitaria nella zona della Valnerina che a sua volta si era infettata per il contatto con un paziente ammalato di morbillo. Come previsto dalla Legge 119/2017, entrata in vigore ad agosto, l’Azienda – prosegue il suo comunicato – si sta organizzando per individuare lo stato immunitario dei dipendenti, che dovranno auto-certificare la situazione personale sotto la propria responsabilità.

Malata un’ostetrica dell’ospedale di Senigallia

1 settembre 2017

Un nuovo caso di morbillo. Questa volta a essersi ammalata è un’ostetrica non vaccinata dell’Ospedale di Senigallia. La donna era assente dal lavoro per malattia dal 20 agosto. Il caso è stato segnalato il 25 agosto, la Direzione sanitaria ha segnalato il caso al Servizio Isp-Malattie Infettive del Dipartimento di Prevenzione. Sono stati rintracciati tutti i contatti avuti dall’ostetrica e vaccinati 2 contatti familiari, 2 genitori di neonati e un operatore sanitario.

Il Servizio Isp Malattie infettive, fa sapere una nota della Regione Marche, ha subito avviato l’indagine epidemiologica con l’ausilio della Direzione medica dell’Ospedale. Sono stati avvisati anche 19 contatti di 56 pazienti del Pronto soccorso dei quali era registrato il numero telefonico, oppure avvisato il medico di medicina generale. Il 26 agosto, il gruppo di lavoro ha continuato l’attività di valutazione del caso e sono state stabilite procedure sia per il personale sanitario in servizio, sia per il monitoraggio dei possibili contatti a rischio di degenti o pazienti dimessi. Si sono quindi vaccinati due contatti familiari, due genitori di neonati ed un operatore sanitario.

Adulti sempre più a rischio, i vaccini non basteranno

23 agosto 2017

Il morbillo fa paura non solo ai bambini, anche agli adulti. In Italia sono 3 milioni i non protetti fra i 15 e i 40 anni e le vaccinazioni in età prescolare e scolare potrebbero addirittura non essere sufficienti ad assicurare nei prossimi anni la piena protezione sanitaria della popolazione italiana contro il morbillo.

Questa è la tesi portata alla luce da uno studio della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento e dell’Università Bocconi di Milano pubblicato sulla rivista ‘The Lancet Infectious Diseases’. Stefano Merler, responsabile dell’Unità di ricerca Dpcs (Dynamical Processes in Complex Societies) della Fbk, ha commentato:

“Relativamente al nostro Paese lo studio dimostra che partire dai primi anni ’80 il vaccino contro il morbillo ha fatto guadagnare nel complesso agli Italiani circa un milione di anni di vita, grazie al fatto che si sono evitate la malattia e le sue complicazioni. Tuttavia, l’effetto congiunto della sotto-immunizzazione e dell’invecchiamento della popolazione mette a serio rischio l’obiettivo dell’eliminazione del morbillo in Italia. Per evitare il morbillo serve una copertura vaccinale del 95%, in Italia siamo circa all’85%”.

Il 56% dei casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio del 2017 riguarda individui nella fascia d’età compresa fra i 15 e i 39 anni, un altro 18% interessa soggetti fra i 40 e i 64 anni. In futuro, l’evoluzione demografica renderà il fenomeno ancora più evidente: il morbillo colpirà una popolazione sempre più adulta.

25 nuovi casi ad agosto

21 agosto 2017

Continuano ad aumentare i casi di morbillo: durante il mese di agosto, secondo quanto notificato dal bollettino del Ministero della Salute, ci sono stati 25 nuovi contagi, raggiungendo così il tetto di 4.193 (di cui 3 morti). L’88% dei casi notificati da gennaio mentre il 7% vaccinati con una sola dose.
Nella nota si legge questa precisazione:

A causa di alcune problematiche correlate al sistema di sorveglianza, non è possibile una corretta valutazione epidemiologica dell’andamento della malattie in tempo reale. Infatti, i casi che si aggiungono ogni settimana al totale non sono solo i casi effettivamente insorti, ma anche i casi che, per diversi fattori, sono stati inseriti in ritardo, nell’ultima settimana, ma che si riferiscono a persone che hanno manifestato i sintomi nelle settimane precedenti.

Nel 34% dei casi si è avuta almeno una complicanza, mentre il ricovero è stato necessario nel 42% dei pazienti, che avevano età media 27 anni. Il 56% delle notifiche si è avuta nella fascia 15-39 anni mentre l’incidenza è maggiore nei bambini minori di un anno, dove il morbillo ha colpito 52 bimbi ogni 100mila abitanti, e in quelli tra 1 e 4 anni, 25 ogni 100mila (mentre tra i giovani adulti, che sono la fascia più popolosa, l’incidenza è 14 ogni 100mila).

86 casi in una sola settimana

1o agosto 2017

Sono stati diagnosticati ben 86 nuovi casi, in una sola settimana l’Epicentro Iss-Ministero della Salute, che portano a quota 4.087 i casi dal 1° gennaio ad oggi. Tre i decessi. Nell’89% dei casi si tratta di persone non vaccinate, il 6% ha ricevuto una sola dose di vaccino. L’età media dei colpiti dalla malattia è di 27 anni. Ben 277 i casi di morbillo fra gli operatori sanitari.

Più di un terzo delle persone che hanno contratto la malattia hanno avuto almeno un complicanza, diarrea nel 21,3% dei casi, ma anche Cheratocongiuntivite (12,5%), Polmonite (10,4%), Epatite (10,9%), Otite (5,9%), Insufficienza respiratoria (8,4%), convulsioni (0,3%), encefalite (0,1%), il 22% hanno dovuto fare ricorso al Pronto Soccorso e il 42% sono stati ricoverati. Nel solo mese di luglio i casi registrati sono stati 395. Lo scorso anno erano stati 45 e nel 2015 solo 18.

Superati i 4mila casi nei primi sei mesi del 2017

2 agosto 2017

In continua crescita i casi di morbillo. Nei primi sei mesi del 2017 i malati solo in Lombardia sono 686, cinque volte il totale dell’anno prima. E l’epidemia, inizialmente concentrata in Brianza, ora si è spostata a Milano. In Italia, invece, sono arrivati a 4mila da inizio anno. Questi sono i dati dell’ultimo bollettino settimanale a cura di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss), basato sui dati del Sistema di sorveglianza integrata morbillo e rosolia.

Nel 2017 ci sono stati 3 morti per l’infezione. L’89% dei pazienti non era vaccinato, il 6% era invece vaccinato con 1 sola dose. Inoltre il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 42% è stato ricoverato e il 22% è stato visitato in pronto soccorso.

Salgono a 275 i casi tra operatori sanitari mentre fra le regioni più colpite troviamo ancora Lazio (1.333 casi), Lombardia (665) e Piemonte (603). L’età media dei pazienti è di 27 anni.

Per quanto riguarda i dati lombardi, invece, si passa da 1,3 contagi ogni 100 mila persone a 12,8, facendo una media da gennaio a giugno 2017. Numeri simili, scorrendo indietro negli anni, si trovano solo nel 2013 e nel 2008. All’Ats (ex Asl) della Brianza il primato negativo, con un’incidenza doppia rispetto al resto della regione.

Cameriere malato nel bellunese, a rischio 250 persone

21 luglio 2017

È stato ricoverato un cameriere di Pesaro a Belluno perché si ammalato di morbillo mentre lavorava in un hotel a San Martino di Castrozza. Nella struttura erano presenti 250 ospiti che potrebbero essere entrati in contatto con lui. La notizia è stata comunicata dalla Asl di Belluno al ministero della Salute. Due giorni fa un allarme simile era scattato in due hotel del Salernitano.

È una situazione preoccupante, tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato “l’allarme rosso” in Italia per il morbillo e ha sollecitato il governo ad adottare una strategia anti-morbillo a tre livelli.

Per contrastare il fenomeno che l’OMS definisce di ‘vaccine hesitancy’, dagli Usa arriva l’avvertimento di vaccinarsi per venire in visita nel nostro Paese. L’Italia, insieme a Belgio, Francia, Germania e Romania, viene di nuovo segnalata negli Usa come Paese a rischio per il morbillo. I Centri per il controllo delle malattie di Atlanta hanno lanciato un nuovo avvertimento, in vista delle vacanze estive, in cui ricordano a chi si reca in Europa di proteggersi da questa malattia infettiva vaccinandosi. Da gennaio 2016 sono 14mila i casi di morbillo segnalati in Europa e 35 le persone morte l’anno scorso.

3 nuovi casi in due hotel di Vietri, 700 potenziali contagi

18 luglio 2017

Nuovi casi di morbillo in Italia. Questa volta si tratta di un focolaio vero e proprio in due hotel di Vietri. Sono tre le persone coinvolte (due addetti alla reception e una cameriera di sala) con diagnosi confermata. Il problema sono i potenziali contagiati: i malati sono stati in contatto con ben 700 ospiti all’interno delle due strutture.

Secondo le fonti del Ministero della salute, si è già risaliti ad una buona parte degli ospiti degli hotel contattando direttamente le Asl di residenza, ma si ha difficoltà ad individuare alcuni ospiti perché il sistema di registrazione degli hotel non conserva l’indirizzo di residenza ma solo la città. Continuano, quindi, le azioni di contact tracing dei possibili ospiti venuti in contatto con i casi di morbillo.

3 contagiati nella squadra nazionale di pallanuoto

16 luglio 2017

Il morbillo ha messo ko la nazionale azzurra di pallanuoto, che si ritrova decimata dalla febbre nel pieno dei Mondiali di nuoto di Budapest. Sono ben 3 i giocatori sostituiti. Il primo ad andarsene è stato l’attaccante Valentino Gallo, poi sono risultati “positivi” altri due giocatori: Marco Del Lungo e Alessandro Velotto. Il loro posto sarà preso rispettivamente da Stefano Tempesti (storico portiere della Nazionale) e Cristiano Mirarchi.

La Federnuoto ha spiegato:

“A seguito del ricovero dell’atleta Valentino Gallo all’ospedale di Siracusa, per il monitoraggio del quadro clinico e ulteriori valutazioni diagnostiche, l’intera squadra della nazionale di pallanuoto è stata sottoposta ad accertamenti sierologici per l’esclusione di malattie virali”.

Morta bambina di 16 mesi a Roma

14 luglio 2017

È morta una bambina di 16 mesi lo scorso 28 giugno all’ospedale pediatrico Bambino Gesù a causa di un’infezione da virus del morbillo. A comunicarlo è l’Istituto Superiore di Sanità. Gli esami hanno rivelato la positività al virus selvaggio del morbillo, che si contrae per contatto con soggetti affetti da morbillo. Il professor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive e presidente della Società Italiana di Pediatria, ha commentato:

“È importante sottolineare sempre che un’adeguata copertura vaccinale riduce o elimina il rischio di essere contagiati dal virus del morbillo”.

La bambina all’età di tre mesi ha avuto una meningite e d’allora seguita periodicamente, come vuole la prassi, dall’ospedale. A giugno ha avuto febbre alta ed è stata ricoverata. L’infettivologo ha inoltre spiegato:

Pochissimi giorni prima però, era stata vaccinata contro il morbillo. Abbiamo fatto subito i controlli per capire se avesse gli anticorpi contro la malattia ma era piuttosto difficile visto che la vaccinazione era avvenuta in tempi troppo recenti. Abbiamo pensato che allora, avesse a tutti gli effetti manifestato il virus contratto nei giorni precedenti al vaccino. I risultati hanno dato ragione a questa seconda tesi.

La piccola è morta per arresto cardio respiratorio. Gli esami hanno dimostrato che era stata contagiato dal ceppo del virus è il B3. Quindi il vaccino non ha fatto effetto perchè la piccola aveva già in incubazione la malattia.

I casi di morbillo si sono quintuplicati in un anno

12 luglio 2017

I casi di morbillo sono quintuplicati, se si paragona giugno 2017 con giugno 2016: si è passati da 85 a 401 (+370%). Il totale delle diagnosi registrate dall’inizio dell’anno è così giunto a 3500. In oltre mille di questi episodi si sono registrate complicanze, compresi due decessi nell’ultimo anno. Questi i dati Italiani, ma sono avvero preoccupanti anche quelli europei.

Da giugno del 2016 a oggi, sono morte 35 persone per colpa delle complicanze della malattia esantematica. L’epidemia più rilevante è in corso in Romania, dove sono stati conteggiati 31 dei 35 decessi. Altri due, equamente ripartiti, sono stati segnalati dalla Germania e dal Portogallo.

È impietoso l’ultimo bollettino settimanale diffuso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, che svela come quasi nove dei contagiati su dieci non fossero protetti dal vaccino trivalente. Casi di infezione sono stati riportati da quasi tutte le regioni, ma quelle in cui la situazione è più allarmante sono sette: il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo e la Sicilia. Età media degli infetti: 27 anni. A preoccupare è anche il dato relativo agli operatori sanitari (255) colpiti dalla malattia dopo essere venuti a contatto con il Paramyxovirus: l’agente responsabile del morbillo.

Il Lazio è la Regione più colpita, un terzo dei casi totali

6 luglio 2017

Sono troppo numerosi i casi di morbillo in Italia e secondo i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità su 3.232 casi totali di contagio, ogni dieci malati, uno indossa il camice bianco. Inoltre, su 246 casi di morbillo tra medici e infermieri, un’ottantina è del Lazio. Per questo motivo è proprio la Regione Lazio ha far partire un’offerta vaccinale rivolta agli operatori della sanità.

L’iniziativa della giunta guidata da Nicola Zingaretti vuole arginare il problema, sollecitando medici e infermieri perché si vaccinino contro il morbillo. Bisogna infatti considerare che il Lazio è la regione più colpita dall’epidemia: oltre mille casi, un terzo del totale.

Questa situazione si riaggancia alla Carta di Pisa, documento di quattro pagine che spiega perché sia importante vaccinare gli operatori sanitari. E come intervenire, con un meccanismo di disincentivi, affinché le coperture vaccinali si alzino anche negli ospedali.

4 ricoveri a Benevento


6 luglio 2017

Si contano ben 4 ricoveri per morbillo a Benevento. Si tratta di un adulto e tre bambini, provenienti da due comuni del Sannio e dell’Irpinia. Non sono in pericolo di vita e attualmente la situazione non sembra essere grave. Non c’è alcun allarme, perché gli accessi in ospedale per la malattia esantematica rientrano nella media stagionale, anche se l’allerta rimane sempre alta perché in Italia sono calati i vaccini e l’Oms lo ha dichiarato paese a rischio.

Solo nel mese di giugno, secondo il bollettino di Ministero e Iss, i casi notificati di morbillo sono stati 184, in netto aumento rispetto agli 85 di un anno fa. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati 246 i casi tra gli operatori sanitari, una categoria particolarmente a rischio di contagiare persone che presentano un sistema immunitario indebolito. Quasi tutte le regioni (18 su 21) hanno segnalato casi, ma il 90% proviene da 7 di esse: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.

L’età media dei pazienti è di 27 anni, l’89% non era stato vaccinato, il 7% aveva ricevuto una sola dose, il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 40% è stato ricoverato, il 16% si è recato in pronto soccorso. Le complicanze più frequenti sono state diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria.

Contagiati due ricercatori del Politecnico di Milano

3 luglio 2017

Al Policlinico di Milano si sono registrati due nuovi casi morbillo: la malattia ha colpito due dottorandi di 31 e 27 anni, non vaccinati, che hanno manifestato i segni del virus a due settimane di distanza l’uno dall’altro.

A darne notizia è l’Ats di Milano che rassicura che le condizioni di salute dei due ricercatori, impegnati nel dipartimento di Elettronica al campus Leonardo, sono in linea con il normale decorso della malattia, senza alcuna particolare complicazione.

All’interno dell’Università è scattato il piano di intervento richiesto dalle autorità sanitarie. Studenti, docenti e personale dell’Ateneo sono stati informati via email da venerdì. L’avviso è esposto nelle bacheche, anche in lingua inglese perché molti studenti iscritti sono stranieri. La vaccinazione contro il morbillo è disponibile per chi è stato vicino ai contagiati ed è consigliata entro 72 ore dal contatto.

I medici dell’Ats avvertono che il rischio che il virus si diffonda è alto. In questi giorni, inoltre, si stanno svolgendo gli esami, i dottorandi fanno tutoring e quindi sono in contatto con tanti studenti.

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