Ernia cervicale: 1 italiano su 2 a rischio, nuove cure a disposizione
Un italiano su due è a rischio ernia cervicale: in arrivo nuove cure.
1 italiano su 2 è a rischio ernia cervicale: è una malattia benigna, ma è un disturbo a volte molto fastidioso e altamente invalidante, che si presenta con dolore anche intenso a livello del collo. Possiamo soffrirne per posture errate, magari davanti al computer, per sovraccarichi muscolari, per traumi ripetuti, ma tra le cause notiamo anche ansia, disturbi dell’articolazione mandibolare.
Come si cura l’ernia cervicale? Ci sono diverse terapie a disposizione e anche una nuova cura, spiegata dal Professor Alessandro Napoli del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Università La Sapienza di Roma. Stiamo parlando della terapia con laser a Olmio, che consente di asciugare l’ernia in day hospital, senza operare con il bisturi.
La terapia, da eseguire in anestesia locale, sfrutta onde di luce a laser: viene introdotto un ago di dimensioni inferiori al millimetro nel disco intervertebrale che causa l’ernia. Tramite l’aghetto una fibra ottica attivata da una tecnologia laser di nuova generazione (laser ad olmio) introduce luce pulsata fredda, con temperature che non superano i 40 gradi, così da eseguire una “colliquazione” della massa gelatinosa (disco intervertebrale) senza bruciare e disidratare il disco.
La terapia è rapida e si torna subito alle normali attività quotidiane.