Claustrofobia: i segnali per riconoscere e affrontare il problema
Ecco quali sono i sintomi della claustrofobia e come affrontare il problema.
La claustrofobia è una fobia innescata da una paura irrazionale nei confronti degli spazi ristretti o affollati. Questa sensazione può essere innescata ad esempio dal fatto di dover stare chiusi in una stanza senza finestre, o di essere bloccati in un ascensore. In alcune persone, la claustrofobia può sparire da sola, mentre in altre può essere necessaria la terapia per far fronte al problema.
I sintomi della claustrofobia possono includere:
- Sudorazione e vampate
- Tremore
- Sensazione di intensa paura o panico
- Ansia
- Fiato corto
- Iperventilazione
- Battito cardiaco accelerato
- Senso di costrizione toracica
- Nausea
- Sensazione di svenimento o stordimento
- Sentirsi confusi o disorientati
Tali sintomi possono essere lievi o gravi, ed a questi possono aggiungersi comportamenti assunti dal soggetto, come ad esempio quello di evitare situazioni scatenanti (come andare in aereo, in ascensore o in auto durante le ore di traffico intenso), cercare automaticamente le uscite in ogni spazio in cui si entra, avere paura che le porte vengano chiuse mentre ci si trova in una stanza, stare vicino alle uscite mentre ci si trova in un luogo affollato.
Non si sa molto sulle cause della claustrofobia, ma fattori ambientali possono svolgere un ruolo importante. Il disturbo si manifesta generalmente durante l’infanzia o l’adolescenza, ed è comunemente trattato con delle sedute di psicoterapia. Il trattamento può includere:
- La terapia cognitivo-comportamentale
- Rilassamento e visualizzazione
- Terapia dell’esposizione: secondo cui più si è esposti a ciò che fa paura, meno si teme quella determinata cosa.
- Farmaci: il medico può prescrivere anche antidepressivi o farmaci per la cura dell’ansia, per alleviare il panico e altri sintomi fisici.
via | HealthLine