Ecco come lo stress può aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus
Ecco come lo stress può aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus.
Lo stress può aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus, e ciò potrebbe essere dovuto a una maggiore attività nell’amigdala, una regione del cervello coinvolta nello stress e associata al maggior rischio di malattie cardiache. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato su The Lancet, che fornisce nuove informazioni sul possibile meccanismo che collega elevati livelli di stress e maggiore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Per esaminare la questione, gli esperti hanno arruolato 293 pazienti e ne hanno studiato cervello, midollo osseo, attività della milza e infiammazione delle arterie.
I pazienti sono stati seguiti per una media di 3,7 anni per scoprire se avevano sviluppato malattie cardiovascolari. In questo periodo di tempo, 22 pazienti hanno registrato eventi cardiovascolari tra cui infarto, angina, insufficienza cardiaca, ictus e malattia arteriosa periferica, e dalle analisi dei dati sarebbe emerso che quelli con maggiore attività dell’amigdala avevano un maggior rischio di soffrire di malattie cardiovascolari rispetto a coloro con una minore attività.
Gli esperti hanno inoltre scoperto che l’attività intensa nell’amigdala è collegata a un aumento dell’attività del midollo osseo e dell’infiammazione delle arterie, e suggeriscono che questo potrebbe causare un ulteriore aumento del rischio cardiovascolare.
In un ulteriore piccolo studio, gli esperti hanno misurato i livelli di ansia in 13 pazienti con una storia di PTSD, ed hanno eseguito una scansione PET e misurato i livelli di proteina C-reattiva, una proteina collegata ai livelli di infiammazione nel corpo. Coloro che hanno segnalato maggiori livelli di stress, avevano i più alti livelli di attività nell’amigdala ed altri segni di infiammazione nel sangue e nelle pareti delle arterie.
Detto ciò, gli esperti sottolineano che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare che lo stress provoca questa catena di eventi, dal momento che lo studio è stato condotto su un campione relativamente piccolo.
via | ScienceDaily