Sindrome emolitico ureica: quali sono i sintomi e le terapie
La sindrome emolitico ureica colpisce soprattutto i bambini e può portare a insufficienza renale.
La sindrome emolitico ureica è una microangiopatia trombolitica che colpisce in particolar modo i bambini e gli adolescenti. Nel 10% dei casi la sindrome emolitico ureica è fatale, ma nella maggior parte dei casi si risolve senza lasciare danni all’organismo. La sindrome emolitico ureica è una malattia che colpisce le piastrine, provocando trombi che possono colpire diversi organi.
La sindrome emolitico ureica o SEU si associa ad anemia emolitica e trombocitopenia, ma anche a insufficienza renale acuta. Le cause principali della sindrome emolitico ureica sono nei bambini le infezioni batteriche da Shigella o Escherichia coli che provocano coliti emorragiche. Negli adulti si verificano manifestazioni idiopatiche che sembrano non avere cause precise, ma spesso sono dovute alla reazione a farmaci chemioterapici o a infezioni batteriche.
I sintomi della sindrome emolitico ureica possono essere conseguenti a ischemie che colpiscono vari organi e si presentano come debolezza, nausea, vomito e diarrea, dolore addominale, sangue nelle feci e nelle urine, che possono anche essere torbide o scure. Altri sintomi della sindrome emolitico ureica possono essere la sonnolenza, il pallore e la febbre, ittero, edema ed echimosi, anemia, ipertensione e molti altri, a seconda degli organi coinvolti.
Le terapie per la sindrome emolitico ureica sono di tipo farmacologico, con l’impiego di ciclosporina A, vincristina, ma nei casi più gravi è necessaria l’emodialisi. Viene consigliato l’uso dei probiotici come il Lactobacillus e nella fase remissiva della malattia si ricorre alla plasmafaresi, il filtraggio del plasma. Un trattamento tempestivo e aggressivo può salvare la vita nel 90% dei casi di sindrome emolitico ureica acuta e solo il 9% dei sopravvissuti sviluppa un’insufficienza renale cronica.