La pressione alta aumenta anche il rischio di Alzheimer
La pressione alta aumenta anche il rischio di Alzheimer. Ecco cosa spiegano gli esperti.
La pressione alta aumenta anche il rischio di Alzheimer. A suggerirlo sono stati i membri della American Heart Association, i quali spiegano che attualmente la demenza colpisce circa 30/40 milioni di persone in tutto il mondo, e che il numero è destinato a crescere entro il 2050, a causa dell’invecchiamento della popolazione e di altri fattori. Gli esperti sottolineano che, tranne che per l’età, l’ipertensione rappresenta il più importante fattore di rischio per problemi vascolari al cervello, che portano a ictus e demenza.
Consistenti prove confermano che l’ipertensione cronica in mezza età (da 40 a 64 anni) è associata ad un’alterazione della funzione cognitiva (memoria, velocità di elaborazione) e della funzione esecutiva (capacità di organizzare i pensieri, gestire il tempo, prendere decisioni e così via). Studi osservazionali hanno inoltre dimostrato che la pressione alta provoca aterosclerosi (indurimento delle arterie) e altri danni ai vasi sanguigni del cervello, portando ad una riduzione del flusso di sangue alle cellule del cervello.
Dopo aver esaminato gli studi disponibili, gli esperti hanno dunque concluso che, sebbene non vi siano dati sufficienti per fare raccomandazioni basate sull’evidenza, curare il problema della pressione alta (tenendo conto degli obiettivi di cura e delle caratteristiche del paziente), è utile per salvaguardare la salute del cervello.
via | ScienceDaily