Singhiozzo, ecco quali sono le cause da non sottovalutare
A tutti può capitare di avere il singhiozzo nella vita, ma quando è il caso di preoccuparsi? Ecco i consigli e le indicazioni degli esperti.
Singhiozzo – A chi non è mai capitato di avere il singhiozzo? La maggior parte delle volte si tratta di un fastidio del tutto innocuo e passeggero, un problema irritante, certo, ma che non implica l’esistenza di una patologia di base. Se il singhiozzo dura più di 48 ore, è tuttavia importante consultare il medico.
A fare luce su quali sono le possibili cause del singhiozzo ci pensano i membri del Texas A&M Health Science Center College of Medicine.
Ecco quindi quali sono le cause da non sottovalutare:
- Fumo e alcol: il singhiozzo è normalmente presente nei fumatori e nelle persone che consumano grandi quantità di alcool. Nei fumatori perché deglutiscono molta aria, mentre in chi bene troppo alcol perché potrebbe esservi un’irritazione dell’esofago, che può causare reflusso acido
- Malattia da reflusso acido
- Infezioni dell’orecchio: quando la membrana del timpano diventa irritata, si può soffrire di singhiozzo
- Tumori: un singhiozzo non trattabile (ovvero che non passa dopo 30 giorni) potrebbe essere sintomo di alcuni tumori, come quelli del cervello, ai linfonodi o allo stomaco
- Ictus: il singhiozzo intrattabile può anche essere collegato a un ictus, ma non è ancora chiara la causa di tale associazione
via | ScienceDaily