Cancro, la nuova cura arriva dalla malaria
La scoperta arriva dal Canada
Un gruppo di ricercatori canadesi ha identificato una proteina del parassita della malaria, VAR2CSA, che potrebbe aiutare a sconfiggere senza effetti collaterali diverse forme di cancro, inclusi il linfoma non-Hodgkin, il tumore alla prostata e il cancro al seno già metastatizzato. La molecola, scoperta grazie al lavoro di colleghi all’Università di Copenhagen, è ora nelle mani di esperti che stanno cercando di mettere a punto un composto da sperimentare sui pazienti. Gli studi clinici richiederanno da 3 a 5 anni.
VAR2CSA è stata identificata durante studi mirati a capire perché le donne incinte sono più suscettibili alla malaria. I ricercatori danesi hanno scoperto che è in grado di legarsi a uno zucchero presente non solo sulla placenta, ma anche nella maggior parte delle cellule tumorali.
Quando i miei colleghi hanno scoperto in che modo la malaria usa VAR2CSA per introdursi nella placenta abbiamo subito visto il suo potenziale per somministrare farmaci anticancro ai tumori in un modo preciso e controllato
racconta Mads Daugaard, ricercatore dell’Univerisità della British Columbia responsabile dello studio.
I promettenti risultati delle sperimentazioni condotte su cellule tumorali umane e in tumori umani trapiantati nei topi sono stati pubblicati su Cancer Cell.