Condividere il latte materno: i rischi da conoscere
Ecco quali sono i rischi che si corrono con la condivisione del latte materno, ovvero il “milk sharing”.
Sempre più neo-mamme che non possono allattare al seno i loro bambini tendono a fare ricorso alla condivisione del latte materno, una pratica nota anche con il nome di “milk sharing”, che secondo gli esperti potrebbe causare non pochi rischi per la salute del bambino.
Tale pratica è in effetti scoraggiata dalla comunità medica pediatrica, come sottolineano gli autori di una ricerca presentata all’American Academy of Pediatrics 2019 National Conference & Exhibitio, secondo cui è fondamentale che i medici diventino consapevoli di questa pratica e dei rischi ad essa associati, in modo che possano informare i pazienti e riuscire ad affrontare la situazione.
Per il loro studio, gli autori hanno intervistato un campione di 650 madri, il 50% delle quali ha dichiarato di non crearsi particolari problemi di sicurezza per quanto riguarda il latte materno donato in modo informale; quasi l’80% non aveva fatto sottoporre a screening medici le donatrici del latte, perché “si fidavano di loro”.
Condivisione del latte materno: i rischi da conoscere
In realtà i rischi connessi al milk sharing sono parecchi, e non dovrebbero essere sottovalutati. Ecco di quali si tratta:
- Potenziale diffusione di malattie
- Esposizione a farmaci
- Esposizione ad alcol, a droghe illegali o altri contaminanti.
Non solo i nostri pazienti non sono consapevoli dei potenziali rischi che corrono quando partecipano a queste pratiche informali di condivisione del latte, ma spesso non informano i loro medici
spiegano gli autori, aggiungendo che le mamme che non possono allattare i figli al seno potrebbero integrare la dieta del bambino con latte materno disponibile presso le Banche del latte umano.
via | ScienceDaily
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