Cos’è la tenosinovite stenosante e come si cura
Il termine scientifico del dito a scatto è tenosinovite stenosante: che così è e soprattutto come si cura?
La tenosinovite stenosante è nota come dito a scatto. È una condizione che interessa i tendini della mano e le pulegge che servo a flettere le dita. Come si manifesta? Le dita restano bloccate in posizione piegate e poi si raddrizzano improvvisamente con uno scatto. Immaginate di spingere e rilasciare il grilletto di una pistola. Ovviamente, il dito interessato può essere uno qualsiasi.
Da che cosa dipende? È causato dal restringimento della membrana che circonda il tendine, le pulegge. Se c’è un rigonfiamento nelle guaine in cui scorrono i tendini, quest’ultimi vengono schiacciati ogni volta che devono attraversare la puleggia vicina al rigonfiamento. La membrana che ricopre i tendini è rivestita da una sostanza detta tenosinovia. Questa sostanza rilascia il fluido lubrificante che fa scorrere il tendine senza attriti nella sua membrana, quando pieghiamo e raddrizziamo le dita.
Se il tendine viene schiacciato oltre al dito a scatto, si manifesta anche un certo dolore e un’infiammazione e soprattutto gonfiore. Nei casi più gravi il dito si blocca in flessione e diventa molto difficile raddrizzarlo. Come si cura? Dipende dalla gravità. Se il problema è lieve potrebbero essere sufficienti una steccatura (di solito per sei settimane) e qualche esercizio di riabilitazione. Ovviamente, ci vuole un periodo di riposo assoluto della mano in cui si evitano i movimenti di presa.
Nei casi più gravi, è utile una terapia farmacologica a base di antinfiammatori, l’iniezione di cortisone, e un piccolo intervento chirurgico (tenolisi chirurgica).
Via | Humanitas
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