Spondilite Anchilosante: sintomi, diagnosi e invalidità
È una malattia infiammatoria reumatica e la Spondilite Anchilosante rappresenta la diagnosi più diffusa dopo l’artrite reumatoide.
La Spondilite Anchilosante è una malattia infiammatoria cronica che colpisce soprattutto
le articolazioni sacro-iliache e la colonna vertebrale. Questa patologia rientra nelle malattie reumatiche infiammatorie ed è la diagnosi più comune dopo l’artrite reumatoide. Purtroppo le cause sono ancora sconosciute, si pensa ci sia una componente genetica ma si esclude che sia un problema di carattere ereditario.
Quali sono i sintomi? Di norma si manifesta con una lombalgia, che fa il suo esordio la notte e peggiora con il riposo. Si distingue dalle altre lombalgie perché migliora con il movimento. Un altro sintomo è il dolore toracico. Tutto questo spesso è accompagnato da febbre (lieve), stanchezza, riduzione dell’appetito e perdita di peso. In alcuni malati, può essere presente anche l’artrite, le tendiniti, la tallonite, la tumefazione del calcagno e a lungo termine, l’infiammazione della colonna vertebrale può determinare la completa fusione della colonna stessa (quella che viene chiamata colonna a canna di bamboo), creando un’invalidità abbastanza elavata.
Come si può diagnosticare? Sicuramente il dolore e la storia familiare sono due indizi fondamentali per il medico, che potrebbe richiedere delle lastre. Le alterazioni della colonna però si manifestano dopo almeno 3 anni di malattia. È quindi utile, per una diagnosi precoce, la risonanza magnetica e alcuni esami del sangue (VES e PCR).
Via | Reumatici Trentini
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