Un occhio bionico contro la retinite pigmentosa: succede alle Hawaii
Fra pochi gironi l'apparecchio sarà acceso e la donna, completamente cieca da 2 anni, riprenderà a vedere in sfumature di grigio
Un occhio bionico permetterà presto a una donna hawaiana diventata cieca a causa della retinite pigmentosa di recuperare la vista. A raccontare la vicenda è ABC News, secondo cui la donna, 72 anni, è diventata cieca 2 anni fa a causa della malattia e che fra pochi giorni, quando i medici accenderanno per la prima volta l’occhio bionico, dovrebbe recuperarla.
Per il momento l’apparecchio consentirà solo una visione in bianco e nero. L’occhio non è nemmeno abbastanza sofisticato da permettere di distinguere i particolari degli oggetti, ma gli esperti sembrano avere fiducia nell’avanzamento delle tecnologie, in particolare dei software collegati all’apparecchio.
Il medico che ha eseguito l’impianto, Gregg Kokame, ha comunque garantito che la donna
inizierà davvero a vedere i movimenti, inizierà davvero a vedere qualcuno camminare nella stanza e riuscirà a vedere diverse sfumature di grigio
progressi non indifferenti se si considera che, secondo quanto assicurato dal medico, prima dell’operazione era totalmente cieca e riusciva a percepire solo un po’ di luce.
L’intervento è durato 4 ore e ha previsto l’impianto di una rete di microelettrodi sulla superficie della retina della donna. Questo occhio bionico è connesso wireless a un paio di occhiali dotati di una telecamera che processa le immagini e le trasmette all’impianto, che poi invia le informazioni al nervo ottico e fino al cervello.
Le due settimane di attesa dal giorno dell’intervento prima di poter attivare l’occhio sono necessarie per consentire la guarigione della paziente, che ora, racconta Kokame
non vede l’ora che l’impianto venga acceso.
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Via | ABC News