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L’inquinamento aumenta il rischio di ansia e ictus

L’inquinamento aumenta il rischio di ictus e di soffrire di ansia. Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

L’inquinamento aumenta il rischio di ansia e ictus

L’inquinamento mette certamente a rischio la nostra salute, e secondo quanto emerge da una nuova ricerca, pare aumenti anche il rischio di soffrire di ansia. Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno esaminato il legame esistente fra ansia ed esposizione all’inquinamento atmosferico in un campione di 71.271 donne, tenendo in considerazione la vicinanza della zona di residenza a una strada principale, e l’esposizione a polveri sottili e polveri grossolane.

Tra le partecipanti che avevano preso parte allo studio, il 15% avrebbe sperimentato elevati livelli di sintomi come paura, desiderio di evasione e tendenza a preoccuparsi eccessivamente. Dallo studio sarebbe però emerso che tali sensazioni sarebbero state maggiori per le persone sottoposte ad esposizioni più elevate di inquinamento atmosferico, in particolare per quanto riguarda le polveri sottili.

Le donne che vivevano tra 50 e 200 metri da una strada principale, avevano maggiori probabilità di manifestare sintomi di ansia rispetto alle donne che vivevano più lontane da una strada principale.

Lo smog aumenta il rischio di ictus

Ma gli effetti dannosi dell’inquinamento non terminano di certo qui! Un secondo studio dimostra infatti che l’inquinamento atmosferico aumenta anche il rischio di ictus. Lo studio in questione, svolto dai membri della Edinburgh University, sarebbe in realtà una meta-analisi di oltre 100 studi osservazionali, che coinvolgono 28 paesi in tutto il mondo, svolta per stabilire l’esistenza di un legame a breve termine fra smog e rischi per la salute.

Dalle analisi sarebbe emerso che i tassi di ictus aumentavano sia a causa degli inquinanti gassosi, che a causa di polveri sottili e particelle grossolane. In particolare, i risultati della ricerca suggeriscono la necessità di cambiare le strategie politiche relative all’ambiente, in modo da ridurre l’esposizione in Regioni partifcolarmente inquinate, come la Cina ad esempio.

L’impatto dell’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico sullo sviluppo dell’aterosclerosi carotidea (un precursore per l’ictus) rimane poco chiaro

spiegano infatti gli autori della ricerca

ma le prove di tale associazione sono in crescita.

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via | Medicalnewstoday.com

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