Cancro, l’olio d’oliva aiuta a combatterlo?
L’olio d’oliva potrebbe aiutare a combattere i tumori. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
L’olio extravergine d’oliva rappresenta un eccezionale alleato per la nostra salute, e secondo quanto emerge da un nuovo studio, l’oleocantale, un composto fenolico che si trova all’interno dell’olio extra vergine di oliva, potrebbe aiutare a sradicare le cellule tumorali in meno di un’ora. Lo studio in questione è quello condotto dai membri della Rutgers University e dell’Hunter College, e pubblicato sulla rivista Molecular & Cellular Oncology. Tale ricerca aggiunge ulteriori conferme sul potere benefico dell’olio d’oliva, prodotto che, come è stato già ampiamente dimostrato, aiuta a proteggere il corpo dall’inquinamento atmosferico, migliora il sistema immunitario, protegge le ossa dall’invecchiamento, e previene anche l’insorgenza di malattie come il morbo di Alzheimer.
Secondo la nuova ricerca, sembra che l’oleocantale contenuto nell’olio sarebbe anche in grado di annientare le cellule cancerogene in circa un’ora. Nello specifico, tale sostanza danneggia le cellule del tumore attaccando i lisosomi, vale a dire le ‘discariche’ cellulari, mentre le cellule sane rimarrebbero intatte.
Passeranno ancora molti ani prima che l’oleocantale possa essere utilizzato in ambito medico, ma quello compiuto dai ricercatori della Rutgers University e dell’Hunter College rappresenta senza dubbio un passo in avanti per la cura dei tumori.
Lo studio dimostra inoltre che l’oleocantale potrebbe essere alla base dei molteplici effetti benefici dell’olio di oliva per la salute. Oltre agli antiossidanti salutari per il cuore, l’olio d’oliva fornisce una ricca fonte di grassi sani, che possono preservare la salute del cervello e migliorare la memoria.
Pensiamo che l’oleocantale potrebbe spiegare la ridotta incidenza del cancro nelle diete mediterranee in cui il consumo di olio è elevato
spiegano gli autori dello studio, che aggiungono:
Abbiamo bisogno di capire anche perché le cellule cancerose sono più sensibili all’oleocantale rispetto alle cellule non cancerose.
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via | Medicaldaily.com