Benessereblog Salute Smettere di fumare: i farmaci funzionano davvero

Smettere di fumare: i farmaci funzionano davvero

I farmaci per smettere di fumare sono davvero efficaci? Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

Smettere di fumare: i farmaci funzionano davvero

Smettere di fumare con l’aiuto dei farmaci è davvero possibile? A rispondere a questa domanda è stato un team di ricerca della Mayo Clinic, il cui studio – pubblicato su JAMA – suggerisce che l’utilizzo di farmaci potrebbe effettivamente aiutare i fumatori a smettere di fumare poco alla volta. Nello specifico, gli esperti avrebbero analizzato l’efficacia di una molecola nota con il nome di vareniclina, un farmaco impiegato per trattare la dipendenza da nicotina e per aiutare i fumatori a ridurre gradualmente il consumo di sigarette, con l’obiettivo di smettere per sempre di fumare.

La vareniclina rappresenta un’opzione di trattamento utile per i fumatori che non sono in grado di smettere di fumare bruscamente

spiegano gli autori della ricerca, che per giungere a tale conclusione hanno coinvolto un campione di 1.510 fumatori di sigarette provenienti da oltre 10 Paesi, i quali hanno dichiarato di non volere, o di non riuscire, a smettere di fumare entro il successivo mese, ma che erano invece propensi a cercare di smettere di fumare entro i 3 mesi seguenti.

I partecipanti sono stati assegnati in maniera casuale all’assunzione di 1 mg di vareniclina o di un placebo due volte al giorno per 24 settimane, e sono stati tutti seguiti per un periodo di un anno. Dal follow up sarebbe emerso che i partecipanti che avevano assunto la vareniclina hanno ridotto significativamente il numero di sigarette fumate rispetto a coloro che invece avevano assunto solamente un placebo, e tale risultato sarebbe rimasto costante con l’avanzare dei mesi, fino ad arrivare all’obiettivo finale, quello di smettere di fumare.

A 21-52 settimane, i tassi di astinenza nei soggetti che avevano assunto la vareniclina erano infatti del 27%, mentre per chi aveva assunto il placebo erano del 9,9%.

Il team sottolinea che il 3,7% dei partecipanti trattati con vareniclina aveva sperimentato degli eventi avversi, rispetto al 2,2% di coloro che erano stati trattati con il placebo. In particolare, il farmaco sarebbe stato collegato a un aumento dei tassi di stitichezza e ad un aumento di peso.

Nel complesso, i ricercatori spiegano comunque che tali risultati suggeriscono che la vareniclina può effettivamente rappresentare una valida opzione di trattamento per i fumatori che non sono in grado o non vogliono smettere di fumare velocemente.

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via | Medicalnewstoday.com

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