Celiachia, arriva la pasta gluten-free ai fagioli che non fa ingrassare
La farina di legumi riduce il suo indice glicemico e potrebbe aiutare a contrastare la tendenza al sovrappeso di chi deve escludere il glutine dall'alimentazione quotidiana
Perché seguire una dieta senza glutine anche se non si soffre di celiachia? Le persone che credono che possa essere utile per la linea non mancano, ma in realtà si sbagliano di grosso. Il glutine, infatti, aumenta il senso di sazietà, fattore che potrebbe addirittura essere positivo in chi vuole dimagrire. Per di più non ci sono prove scientifiche che i prodotti gluten-free siano dimagranti, anzi, il loro rapido assorbimento e l’indice glicemico (Ig) di pane, pasta e prodotti da forno adatti all’alimentazione dei celiaci, ricchi di amido, rischiano di far ingrassare.
A ricordarlo sono i ricercatori dell’Isan, l’Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione dell’Università Cattolica di Piacenza, che stanno lavorando a una nuova pasta senza glutine che non faccia ingrassare e non scuocia. Il suo ingrediente segreto sono i fagioli, e secondo gli studi condotti in labaoratorio potrebbe essere una risposta efficace alla richiesta di prodotti adatti a chi soffre di celiachia che non promuovano un sovrappeso.
I celiaci si nutrono di cibi con un indice glicemico più alto rispetto ai cibi contenenti glutine e questo comporta spesso un aumento di peso
ha spiegato Gianluca Giuberti, fra gli ideatori della nuova pasta gluten-free ai fagioli.
Abbiamo quindi pensato, anche su sollecitazione di alcune aziende che producono alimenti per questi soggetti, di ipotizzare l’utilizzo di fonti alternative di amido con un basso Ig come i legumi.
Essendo caratterizzati da un assorbimento più lento rispetto a quello delle materie prime normalmente utilizzate per produrre i prodotti gluten-free, queste fonti alternative di amido aiutano a contrastare la tendenza all’aumento di peso rilevata nei celiaci, che può minacciare la salute aumentando a sua volta il rischio di andare incontro a malattie metaboliche.
I prodotti formulati dai ricercatori piacentini hanno una base di farine di riso o di teff cui sono state aggiunte diverse combinazioni di farine di alcune varietà di fagiolo comune. Le analisi di laboratorio condotte hanno dimostrato che questa aggiunta può ridurre l’indice glicemico del 30-40% senza che le caratteristiche del prodotto varino.
Quella dei ricercatori di Piacenza non è l’unica alternativa innovativa nell’ambito dell’alimentazione per celiaci. I ricercatori dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr (il Consiglio nazionale delle ricerche) di Avellino hanno ad esempio messo a punto una metodica per ottenere farine detossificate dal glutine già in corso di sperimentazione in uno studio clinico del Policlinico Umberto I di Roma. Per quanto riguarda, invece, questi prodotti gluten-free a base di fagioli, secondo quanto dichiarato da Giuberti alcune aziende sarebbero già interessate alla loro produzione. Prima che possa iniziare la produzione sono però necessarie ulteriori verifiche.
Il prossimo passo
ha spiegato il ricercatore
sarà quello di valutare definitivamente l’efficacia “dimagrante” di questi prodotti su persone affette da celiachia, per confermare i risultati eccellenti ottenuti in laboratorio.
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Via | Adnkronos