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Diabete di tipo 2, capacità cognitive a rischio?

Esiste un legame fra diabete di tipo 2 e declino delle capacità cognitive nei pazienti. Ecco cosa suggerisce un nuovo studio.

Diabete di tipo 2, capacità cognitive a rischio?

Diabete di tipo 2 e minori capacità cognitive sono in qualche modo collegate, secondo quanto emerge da un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Waterloo, secondo cui a risultare alterati potrebbero essere nello specifico le funzioni esecutive come i comportamenti istintivi e quelli riflessivi. Quella da poco pubblicata su Psychosomatic Medicine rappresenterebbe la prima analisi statistica completa, basata su precedenti studi, volta ad esaminare il legame che intercorre fra diabete di tipo 2 e la riduzione di alcune abilità cognitive.

Questo aspetto della funzione del cervello

spiegano gli autori dello studio

è significativo soprattutto perché facciamo affidamento su di esso quando cerchiamo di comportarci in un modo che è in contrasto con le nostre inclinazioni naturali o con ciò che l’ambiente ci impone di fare.

Per analizzare meglio la questione, gli esperti avrebbero esaminato 60 studi, mettendo a confronto un campione di 9815 persone con diabete di tipo 2 e un altro campione di 69.254 soggetti di controllo, senza la malattia. I partecipanti con diabete di tipo 2 erano stati invitati a verificare regolermente i livelli di zucchero nel sangue ed a monitorare quotidianamente le scelte alimentari e gli orari dell’assunzione dei farmaci.

Dallo studio sarebbe tuttavia emerso che molti individui con diabete di tipo 2 avrebbero avuto dei problemi nella gestione della malattia. E propri tali problemi sono indubbiamente spesso fonte di preoccupazione per i familiari, i medici e anche per gli stessi pazienti.

Il problema è il fatto che la gestione efficace del diabete si basa in maniera significativa sulla funzione esecutiva.

spiegano gli esperti,

Essenzialmente le persone con diabete di tipo 2 vengono colpite dal doppio smacco di avere un maggiore bisogno di controllo esecutivo, ma – forse per effetto della malattia sul cervello – minori risorse per esercitare tale controllo.

Di recente la ricerca ha comunque illustrato come l’attività fisica o attività cognitivamente stimolanti per il cervello (come imparare cose nuove, risolvere enigmi difficili e altre attività di problem solving) possano offrire degli effetti benefici per migliorare la funzione esecutiva nelle persone affette da diabete di tipo 2.

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via | Sciencedaily.com

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