L’obesità a 30 anni aumenta il rischio di demenza
Le persone obese a 30 anni corrono un maggiore rischio di soffrire di demenza in età adulta. Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.
L’obesità a 30 anni aumenta il rischio di sviluppare demenza in età adulta, secondo quanto emerso da uno studio pubblicato online sul Postgraduate Medical Journal. Per giungere a tale conclusione, i ricercatori britannici hanno analizzato i dati relativi a un vasto campione di 451.232 persone, tutte ricoverate in ospedale per obesità nel periodo che va dal 1999 al 2011. In base alle analisi, sarebbe emerso che coloro che, nella fascia di età che va dai 30 ai 39 anni, erano ebesi, correvano un rischio 3,5 volte superiore di sviluppare la demenza, rispetto invece a coloro che avevano la stessa età ma che non erano obesi.
Insomma, a quanto sembra, l’età in cui una persona diventa obesa rappresenterebbe un fattore chiave per il rischio di demenza, come sottolinea lo stesso professor Michael Goldacre, membro del Nuffield Department of Population Health dell’Università di Oxford, il quale ha scoperto che più “adulte” le persone diventano obese, minore è il rischio complessivo di ricovero ospedaliero per la demenza, a prescindere che si tratti di uomini o di donne.
Con l’aumentare dell’età in cui la persona diventa obesa infatti, il rischio scenderebbe considerevolmente. Chi diventava obeso nella decade dei quarant’anni, vedrebbe ridursi il rischio di demenza del 30%; coloro che diventavano obesi intorno ai 50 anni, vedevano una riduzione del rischio del 50%, mentre coloro che appartenevano alla decade dei sessant’anni, correvano un rischio minore del 60% di demenza.
La sorpresa riguarda poi le persone intorno ai 70 anni di età, per i quali non vi era alcuna incidenza – maggiore o minore – del rischio di demenza, ed ancor più per chi aveva più di 80 anni, che vedeva ridursi del 22% la probabilità di sviluppare questa malattia.
Stando a quanto emerso, una possibile spiegazione a tale fenomeno potrebbe essere ricercata nel fatto che il peso maggiore è spesso associato a malattie come diabete e altri fattori di rischio cardiovascolare, che a loro volta sono collegati ad un maggiore rischio di demenza.
“L’obesità – spiegano dunque gli autori della ricerca – è associata ad un rischio di demenza in un modo che sembra variare con l’età. Lo studio dei meccanismi che mediano questa associazione potrebbe farci comprendere la biologia di entrambe queste condizioni”.
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via | Onmedica.com