La pressione alta in gravidanza aumenta il rischio di parto prematuro
Le donne che presentano alta pressione in gravidanza, corrono maggiori rischi di parto prematuro e non solo. Ecco cosa dimostra una nuova ricerca.
Durante la gravidanza, le donne che soffrono di ipertensione cronica rischiano maggiormente di andare incontro ad una serie di complicanze che possono nuocere alla salute del bambino. A renderlo noto sarebbero stati i membri del “King’s College” di Londra, che attraverso una ricerca condotta sulla base di 55 studi svolti in 25 Paesi (per un totale di 800.000 donne), sarebbero giunti alla conclusione che l’ipertensione può effettivamente provocare problemi importanti come ad esempio il rischio di parto prematuro, il basso peso del bambino alla nascita o anche la morte neonatale.
Per giungere a tale conclusione, i ricercatori hanno preso in esame i dati relativi ai casi di parti pretermine (prima della trentasettesima settimana), quelli che riguardano la morte perinatale, la morte neonatale, il basso peso alla nascita (prendendo in considerazione un peso inferiore ai 2 chili e mezzo), e l’ammissione alla terapia intensiva neonatale.
Ebbene, stando a quanto emerso dalle analisi, sembra che la pressione alta aumenterebbe almeno del doppio il rischio che si presentino questo tipo di problemi alla nascita per il bambino.
Lo studio, pubblicato sulle pagine della rivista British Medical Journal (BMJ), mette dunque in evidenza l’importanza della prevenzione ed il controllo della pressione sanguigna, soprattutto quando si aspetta un bambino. “L’ipertensione cronica – spiegano gli esperti – è associata a una elevata incidenza di esiti negativi della gravidanza rispetto a una popolazione generale. I nostri risultati – concludono gli autori della ricerca – supportano quindi l’importanza di una maggiore sorveglianza prenatale per le donne con ipertensione cronica, per consentire così l’identificazione precoce delle eventuali complicanze”.
-
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su
-
- e su
- ed è gratuita.
via | La Stampa, Belfasttelegraph.co.uk