Ernia cervicale: sintomi, cause e cure più efficaci
L'ernia cervicale è provocata da uno schiacciamento dei dischi delle vertebre cervicali, a sua volta originato da cause diverse. Vediamo sintomi e cure
L’ernia cervicale è una discopatia provocata dallo schiacciamento (in genere da sovraccarico o trauma) dei dischi intervertebrali dell’area del collo e della nuca.
Sovente questo disturbo delle colonna estremamente fastidioso, viene sottovalutato perché i sintomi si confondono con quelli dell’artrosi cervicale (o cervicalgia), a sua volta originata da un deterioramento fisiologico dei dischi vertebrali.
Nell’ernia, però, i dischi non sono consumati, ma “schiacciati“, con fuoriuscita della parte morbida, interna, fuori dalla colonna. Questo produce dolore, perché ad essere compresse sono anche tutte le terminazioni nervose che solcano la spina dorsale. Per quale motivo si verifica questa specifica discopatia?
All’origine ci sono due possibile cause: un trauma meccanico, ad esempio il classico “colpo di frusta” da incidente o tamponamento stradale, o un sovraccarico da sforzo o da postura sbagliata. Le deviazioni della colonna favoriscono l’ernia cervicale, così come anni di tensione muscolare a carico di spalle e nuca (tipico dei soggetti ansiosi). I sintomi dell’ernia cervicale sono i seguenti:
- Dolore al collo
- Capogiro e vertigini
- Cefalea cronica
- Nausea a digiuno (talvolta con conati di vomito)
- Rigidità e indolenzimento della muscolatura di collo espalle
- Dolore al braccio
- Difficoltà a ruotare la testa e a sollevare il mento
- Senso di stordimento
- Nei casi pià gravi il dolore al braccio si estende anche agli arti inferiori con formicolii e intorpidimento
Come curare l’ernia cervicale? Per alleviare la nausea e il dolore nelle fasi acute dsi possono assumere farmaci antiemetici (Plasil, ad esempio) o antinfiammatori e antidolorifici da banco, naturalmente dietro consiglio del medioco e senza esagerare. Ma per riportare la colonna in linea e quindi decomprimere i dischi intervertebrali schiacciati, bisogna prevedere un ciclo terapeutico di tipo manuale molto delicato per evitare traumi.
Ad esempio sedute da un bravo fisioterapista o da un un chiropratico possono essere utili, così come la pranoterapia o la riflessologia plantare. Si tratta di tecniche che aiutano ad alleggerire la colonna e a riportarla in equilibrio ma senza “traumatizzare” le vertebre. Solo in casi molto gravi si può tentare la soluzione chirurgica.
C’è da dire che l’ernia cervicale dopo qualche mese tende a riassorbirsi da sola, soprattutto se la persona che ne soffre cerca di stare a riposo evitando sforzi. In ogni caso, una delle migliori cure è senza dubbio la prevenzione. Difetti di postura e deviazioni della colonna possono essere corrette con ginnastica mirata e un atteggiamento più consapevole.
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