Linfonodi ingrossati, cause e cure
I linfonodi, o linfoghiandole, sono punti di raccolta della linfa del corpo, ma anche le aree in cui si producono gli anticorpi. Vediamo perché possono ingrossarsi
Ritrovarsi con i linfonodi di alcune zone del corpo ingrossati, soprattutto se dolenti, è abbastanza comune, e in genere non è affatto una cosa di cui preoccuparsi particolarmente.
Dove sono i linfonodi
Infatti queste piccole ghiandole, che sono dislocate in punti strategici del nostro organismo come il collo, l’inguine, ascelle e gola sono sacche di raccolta della linfa che scorre nei canali linfatici, ma anche le aree in cui vengono prodotti gli anticorpi, ovvero le cellule preposte, insieme ai globuli bianchi, alla difesa del corpo dagli agenti patogeni infettivi.
Quando veniamo attaccati da un qualunque germe che ci possa provocare un’infezione, o quando si scatena una reazione autoimmune (tipica di malattie come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, ma anche le comuni allergie), il sistema immunitario del corpo si “attiva” producendo una quantità superiore di globuli bianchi e di anticorpi. Questi ultimi, che si “agganciano” alle molecole dei bacilli infettivi permettendo ai leucociti di riconoscerli, sono appunto prodotti nelle linfoghiandole.
Ecco perché, in linea di massima, ogni volta che “coviamo” un’infezione, anche piccola, anche asintomatica (senza febbre), i nostri linfonodi si gonfiano. In questi casi si tratta di una reazione del tutto normale, anzi sana, dell’organismo, che non va contrastata in alcun modo. Può accadere spesso che si presentino i linfonodi ingrossati nei bambini nel caso di malattie infettive.
Linfonodi ingrossati: sintomi
I sintomi dei linfonodi ingrossati sono un gonfiore localizzato in determinati punti del corpo dove ci sono i linfonodi come nella gola, dietro le orecchie, sotto le ascelle o sull’inguine, accompagnato in rari casi da dolore nella zona del rigonfiamento o nelle aree circostanti, ma possono anche presentarsi assieme a febbre e forte sudorazione.
Linfonodi ingrossati: le cause
Vediamo le più comuni (o probabili) cause dei linfonodi ingrossati:
- Infezioni virali e malattie da raffreddamento
- Tonsillite e mal di gola (infezione da Streptococco)
- Ascessi dentali
- Mononucleosi
- Citomegalovirus
- Toxoplasmosi
- Otite e infezioni dell’orecchio
- Morbillo
- Infezioni cutanee
- Malattie meno comuni che provocano anch’esse ingrossamento dei linfonodi sono la tubercolosi, la sifilide (una mattia venerea piuttosto grave) e l’HIV
Le cure sono, naturalmente, volte a spegnere l’infezione principale, che se causata da batteri deve essere di tipo antibiotico. In caso di influenza stagionale o raffreddore, però, si deve solo pazientare in attesa che il corpo riesca da solo a debellare la malattia.
Qualche volta i linfonodi che si ingrossano rapidamente ma senza essere dolenti al tatto, possono essere la prima spia di una neoformazione, inoltre si tratta della prima via verso nuove metastasi, per questo spesso quando si opera per la rimozione di un cancro circoscritto, si preferisce eliminare anche i linfonodi intorno per ridurre i possibili rischi.
Linfonodi ingrossati: inguine, ascelle e gola
Sebbene l’ingrossamento dei linfonodi coinvolga quasi sempre quelli dell’inguine, delle ascelle e della gola, l’ingrossarsi senza altri sintomi del linfonodo che si trova sopra la clavicola sinistra è uno dei segnali più precoci della formazione di qualunque tipo di tumore. Anche le leucemie e i linfomi sono segnalati sempre anche dall’ingrossamento dei linfonodi, che appaiono duri, non dolenti e molto gonfi. In questi casi le cure sono legate al tipo di patologia all’origine del rigonfiamento delle linfoghiandole, da indagare e stabilire con i medici dopo accurate analisi.
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