La dieta mediterranea migliora la funzione cognitiva negli anziani
Seguire una dieta mediterranea è associato a un minore declino cognitivo nei soggetti adulti. Lo conferma questo nuovo studio.
Seguire una dieta mediterranea è associato a un declino cognitivo minore negli anziani. A confermarlo è un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista Nutritional Neuroscience e condotto dai membri dell’Università del Maine e dell’Università dell’Australia Meridionale, i cui autori spiegano che la dieta mediterranea è stata spesso associata a una serie di benefici per la salute, ma aggiungono che la maggior parte degli studi sono stati condotti su popolazioni mediterranee, e i risultati ottenuti esaminando popolazioni “non mediterranee” sono contrastanti.
Per fare maggiore chiarezza sulla questione gli autori hanno dunque esaminato la relazione esistente tra aderenza alla dieta mediterranea e funzione cognitiva in un campione di anziani, ed hanno osservato che i partecipanti che hanno riferito di consumare un maggior numero di alimenti associati a una dieta mediterranea (come ad esempio olio d’oliva, frutta, verdura, legumi, pesce, cereali integrali e vino rosso), hanno sperimentato tassi moderatamente più bassi di declino cognitivo.
In particolar modo i tassi di declino cognitivo sarebbero stati inferiori per quanto riguarda l’organizzazione spaziale visiva e la memoria, l’attenzione e la funzione cognitiva globale.
Non è stato possibile stabilire una relazione causale, in quanto lo studio è stato osservativo, ma questi risultati indicano che l’adesione a una dieta mediterranea può effettivamente ritardare il declino cognitivo correlato alla malattia o all’età, uno dei principali fattori di rischio di demenza.
via | MedicalXpreass
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