A cosa serve il sale iodato e chi deve assumerlo
Il sale iodato è il comune sale da cucina ricavato dall'acqua di mare o dalle miniere di salgemma e addizionato artificialmente di iodio. E' molto utile come integratore alimentare per curare i disordini da carenza di iodio: ecco quando usarlo e quando non usarlo.
Il sale iodato è il sale da cucina arricchito di iodio, naturalmente o artificialmente. In Italia ogni chilogrammo di sale iodato contiene al suo interno 30 milligrammi di iodio: una quantità piccola, ma molto importante per la salute del nostro organismo, dal momento che il fabbisogno iodico dell’adulto è di 150 microgrammi ogni giorno.
Usare il sale iodato è molto importante, come consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per prevenire possibili carenze di iodio: esistono molti paesi del mondo dove l’apporto di questo minerale è troppo basso, con le conseguenze che queste carenze hanno per la salute.
La carenza di iodio può procurare un ritardo nello sviluppo mentale e fisico del bambino, provocare il gozzo tiroideo e altri piccoli disturbi. Per questo motivo consumare poco sale ma che sia iodato può essere un’ottima soluzione per evitare questi rischi.
Il sale iodato dovrebbe essere usato da tutte le persone a tutte le età, con un consumo ovviamente moderato e intelligente. Fate attenzioni alle dosi, perché anche questo tipo di sale può favorire, in soggetti predisposti, la comparsa di ipertensione, di malattie cardiache, di tumore allo stomaco e di osteoporosi. Nelle persone in salute si consiglia di non superare comunque i 6 grammi di sale iodato.
Foto | da Flickr di orphanjones
Via | Mypersonaltrainer