A cosa serve la gastroscopia e quando va fatta?
L'esame gastroscopico: a cosa serve e quando bisogna farlo
La gastroscopia è un esame molto diffuso, che viene prescritto per diversi problemi che riguardano l’esofago, lo stomaco e il duodeno, la prima parte dell’intestino. È un esame diagnostico che si effettua con l’introduzione di un tubo flessibile e morbido dalla bocca o dal naso e permette di osservare con precisione l’apparato gastroenterico, consentendo di vedere l’interno degli organi, di eseguire biopsie e anche piccoli interventi. Lo strumento col quale si realizza è chiamato gastroscopio ed è una sonda di circa 8-12 mm di diametro, con all’estremità una telecamera ed un fascio di luce.
Una microtelecamera permette, quindi, di vedere l’interno del tubo digerente e di proiettarne l’immagine su un monitor. Per eseguire l’esame bisogna essere a digiuno dalla mezzanotte della sera precedente, in modo da evitare il senso di nausea quando il tubicino passa dietro la lingua durante l’esame. Questa sensazione viene attenuata, infatti, se lo stomaco è vuoto e se si è rilassati. Per questo di solito, un’ora prima dell’esame, si assumono alcune gocce di sedativo. A differenza di una volta, comunque, oggi la gastroscopia è un esame facile e senza particolari problemi.
Quando va fatta? La gastroscopia svolge un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce della maggior parte delle affezioni gastroenterologiche, come l’ingestione difficoltosa e dolorosa, le emorragie, i dolori addominali. Oggi come oggi è il miglior esame disponibile per la diagnosi di quasi tutte le malattie del tratto gastroenterico superiore, dalle meno gravi, alle più gravi, come ulcere e tumori.