A cosa serve la glutammina? Le dosi per un’assunzione corretta e le controindicazioni
La glutammina è un aminoacido che si può assumere anche come integratore per potenziare il sistema immunitario e la massa muscolare. Ecco i modi d'uso e le controindicazioni
La glutammina, o L-glutammina, è l’aminoacido non essenziale (sostanza costitutiva delle proteine) più presente nel corpo umano. La troviamo nei muscoli (compreso il cuore), nel fegato, nell’intestino, nel sistema nervoso, ed è coinvolta in moltissime reazioni biochimiche cellulari vitali per il nostro benessere.
Ad esempio, a livello metabolico, oltre a partecipare alla formazione delle molecole proteiche, è anche responsabile della conversione dell’ammoniaca in urea, una sostanza non tossica che può essere eliminata dall’organismo attraverso i reni.
Ma la glutammina, definita aminoacido non essenziale perché può essere sintetizzato direttamente dal corpo grazie all’azione di altri aminoacidi essenziali come l’arginina, è soprattutto importante nella stimolazione dell’ormone della crescita (GH), che a sua volta, se in buoni livelli, ritarda l’invecchiamento del corpo, nel potenziare l’azione immunitaria degli anticorpi, nell’aumentare la massa muscolare e nel recupero dopo uno sforzo fisico.
Bassi livelli di glutammina sono infatti all’origine di disfunzioni metaboliche, affaticamento, mancanza di tono muscolare, perdita dei capelli (conseguenza di una carenza dell’ormone GH della crescita), deficit mnemonici, propensione a contrarre infezioni di varia natura. Proprio per le svariate funzioni che regola, la glutammina viene definita anche integratore “universale”.
Infatti, è possibile incrementare i livelli di glutammina attraverso un’alimentazione mirata e la sua assunzione sotto forma di integratori, a loro volta a lento rilascio (glutammina peptide), o a rapido rilascio (glutammina pura, ideale per un veloce recupero dopo un sforzo fisico). Per quanto riguarda gli alimenti, questo aminoacido si trova nei cibi proteici, sia di origine animale che vegetale, tra cui:
- Carne (bianca, soprattutto tacchino)
- Pesce
- Uova
- Legumi (soia, fagioli)
- Latticini
Chi necessita di un’integrazione ulteriore di glutammina? Chi sia sotto stress psico-fisico, chi abbia il sistema immunitario debilitato, gli sportivi che svolgano allenamenti intensivi. Per quanto riguarda le dosi, dietro stretto controllo medico si consiglia l’assunzione di 2-3 capsule al giorno, oppure 2 cucchiaini da caffè rasi al giorno (per un totale massimo di 5 g al giorno).
In caso di traumi muscolari, però, si possono assumere una dose superiore di glutammina, occasionalmente, fino a 25 g al giorno. Per ottenere la massima efficacia gli sportivi dovrebbero assumere la glutammina tre volte al giorno.
Una prima volta insieme ad una dose di carboidrati, ad esempio un frutto, un’ora prima di uno sforzo fisico, una seconda mezzora dopo l’allenamento, e infine poco prima di andare a dormire. Per tutti gli altri, invece, si consiglia il consumo lontano dai pasti. Attenzione al sovradosaggio e alla controindicazioni. Un eccesso di glutammina, infatti, può dare i seguenti disturbi:
- Mal di testa
- Diarrea
- Ritenzione idrica
- Affaticamento di fegato e reni
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