A cosa serve la metoclopramide e quali sono le controindicazioni
La metoclopramide è un principio attivo utilizzato principalmente in farmaci che combattono disturbi gastrici di varia origine: ecco cosa leggiamo sul foglietto illustrativo.
La metoclopramide monocloridato monoidrato è un principio attivo alla base di diversi farmaci utilizzati soprattutto per disturbi gastrici: si usa per problemi legati all’assunzione di particolari farmaci che possono dar fastidio allo stomaco, in caso di vomito da stati acidosici e iperazotemici, per cefalee digestive, cefalee e problemi digestivi legati al ciclo mestruale. Si usa anche per curare le gastriti, oltre che in caso di nausea e vomito dopo un’operazione e un’anestesia.
La metoclopramide, utilizzata anche in caso di semplici nausea e vomito generici, viene somministrata secondo un dosaggio che deve essere prescritto dal dottore, che conosce la storia clinica del paziente e che sa qual è la terapia migliore.
La metoclopramide non va comunque usata in caso di ipersensibilità ai componenti del farmaco, in pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson, in presenza di emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica e perforazione, nei bambini al di sotto dei 16 anni, nel primo trimestre di gravidanza e in allattamento. Negli altri mesi della gestazione, utilizzatelo solamente se strettamente necessario e sotto il controllo del medico, mentre se state allattando al seno e non potete evitare una cura a base di metoclopramide, interrompete l’allattamento e passate al latte artificiale.
Tra gli effetti indesiderati più comuni abbiamo soprattutto agitazione, astenia e sonnolenza, mentre sono stati segnalati anche insonnia, cefalee, vertinigi, ginecomastia, nausea, disturbi intestinali e rash cutanei.
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Via | Torrinomedica