A cosa serve la tiamina e dove si trova
La tiamina o vitamina B1 è una vitamina preziosa per l'organismo, in particolare nella fase della crescita dei bambini. Aiuta, infatti, il corretto funzionamento di molti distretti del corpo. Essendo una vitamina del gruppo B, è idrosolubile, quindi l'organismo non può immagazzinarla: possiamo però fare un pieno di tiamina con l'alimentazione quotidiana, anche perché è presente in molti alimenti come legumi, uova, carne di maiale, frutta secca e fresca, cereali arricchiti per la colazione
La tiamina o vitamina B1 è una vitamina del gruppo B, quindi è idrosolubile, si scioglie nell’acqua. Svolge un ruolo fondamentale all’interno dell’organismo umano, soprattutto nel periodo di crescita dei bambini. Queste vitamine non si possono accumulare nel corpo umano, quindi vanno assunte regolarmente con l’alimentazione. È anche chiamata la vitamina del morale, perché può influenzare in maniera positiva l’attitudine umorale e mentale delle persone. A cosa serve la tiamina, dove la troviamo e quando ci troviamo di fronte a una carenza? Scopriamolo insieme.
A cosa serve la tiamina?
Come tutte le vitamine, anche la tiamina è fondamentale per il nostro organismo. Svolge infatti diverse funzioni:
- sintetizza i processi energetici del corpo umano
- rilascia l’energia necessaria all’organismo per le attività quotidiane
- trasforma il glucosio in energia
- è necessaria per la crescita, lo sviluppo e la funzione delle cellule
- aiuta il corretto funzionamento di cervello, nervi, cuore
- riveste un ruolo fondamentale nella crescita dei bambini
- aumenta la capacità di attenzione e di apprendimento
Dove si trova la vitamina B1 negli alimenti?
Con una dieta varia ed equilibrata si possono assumere i quantitativi idonei di vitamina B1, necessari per soddisfare il fabbisogno dell’organismo. Gli alimenti più ricchi di tiamina sono:
- lievito
- carne di maiale
- legumi
- riso integrale
- uova
- frutta fresca
- frutta secca
- pane integrale
- cereali arricchiti per la prima colazione
- patate
- fegato
Questi alimenti vanno assunti spesso, ricordandoci, però, che la cottura degli stessi, se troppo intensa, potrebbe ridurne la disponibilità. Meglio prediligere gli alimenti crudi, quando possibile e sicuro per la salute, oppure cotture delicate a temperature non troppo alte e non prolungate.
Carenza di vitamina B1, cosa succede
L’organismo ha bisogno di vitamina B1 per soddisfare le esigenze quotidiane. In base all’età, il fabbisogno giornaliero di tiamina può variare:
- da 0 a 6 mesi di vita, così come nella vita fetale, il fabbisogno di vitamina B1 del bambino è soddisfatto dal latte materno o dal latte artificiale
- da 6 a 12 mesi 0,3 milligrammi (mg)
- da 1 a 3 anni, 0,4 mg
- da 4 a 6 anni, 0,5 mg
- da 7 a 10 anni, 0,8 mg
- da 11 a 14 anni, 1,1 mg per i maschi e 1,0 mg per le femmine
- dai 15 anni in poi, 1,2 mg per i maschi e 1,1 mg per le femmine
Inoltre, durante la gravidanza e l’allattamento nella donna il fabbisogno di tiamina aumenta, arrivando a 1,4 mg al giorno.
In caso di carenza, di vitamina B1 si può soffrire di:
- sindrome di Wernicke-Korsakoff, malattia degenerativa del sistema nervoso che provoca demenza
- beriberi, malattia che provoca alterazioni cardiache, nervose e cerebrali
Sono maggiormente a rischio di carenza di tiamina le persone che hanno subito interventi di chirurgia bariatrica, che hanno l’HIV o l’AIDS, che sono dipendenti dall’alcol, che assumono farmaci diuretici come il furosemide. In questi casi è necessaria un’integrazione di vitamina B1, utile anche in caso di disordini metabolici ereditari. Inoltre, è bene non sottovalutare che le lesioni vascolari e del sistema nervoso provocate dalla mancanza di vitamina B1 possono causare nella loro fase più estrema, il semi-coma.
Non si registrano a oggi effetti collaterali per un’assunzione eccessiva di tiamina, perché l’organismo elimina naturalmente attraverso le urine gli eccessi di tale vitamina.
Fonti: