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Abbronzanti, cos’è l’SPF e quale livello di protezione scegliere

Tutti lo scegliamo ogni volta che dobbiamo andare in spiaggia, ma sappiamo cos'è il fattore di protezione? Ecco cos'ha spiegato un esperto

Abbronzanti, cos’è l’SPF e quale livello di protezione scegliere

Ormai lo sappiamo bene: quando si tratta di abbronzanti non c’è carnagione che tenga, tutti ne abbiamo bisogno. Infatti i prodotti solari non ci proteggono solo dalle scottature e dagli eritemi cui è più sensibile chi ha la pelle chiara, ma anche dagli effetti a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi solari. Per scegliere quelli più adatti al proprio caso si fa essenzialmente riferimento al cosiddetto SPF (sun protection factor), il fattore di protezione solare.

Ma cosa rappresenta esattamente questo numero? Vale la pena acquistare creme più costose perché ad altissimo SPF o sono sufficienti protezioni più basse e meno care?

Abbiamo trovato interessanti risposte a queste domande sulle pagine di WebMd, dove a far chiarezza sull’argomento è James Spencer, dermatologo statunitense. Abbiamo così scoperto che l’SPF è un numero di tutt’altro che facile interpretazione. Ciò che indica è il tempo che si impiegherebbe a scottarsi senza protezione rispetto a quello che ci vorrebbe indossando quella determinata protezione.

Per qualcuno è logico pensare che un SPF di 30 sia 2 volte migliore rispetto a un SPF di 15 e così via. Ma non è così che funziona.

Infatti mentre un prodotto con SPF 15 blocca circa il 94% dei raggi UVB (quelli responsabili delle scottature), mentre un SPF 30 ne blocca il 97%. Con un SPF 45 viene invece schermato il 98% degli UVB.

Secondo Spencer è inutile andare oltre questo valore. Per questo alle sue pazienti consiglia, in genere, un SPF 30, raccomandando di riapplicarlo spesso.

Non è possibile metterlo alla mattina e poi dimenticarsene. Non importa se si tratta di un SPF 800 o della migliore protezione contro gli UVA, dopo poche ore se n’è andato.

Sembra, quindi, che non sia il caso di investire in prodotti dall’SPF molto elevato: la protezione ricevuta non sarebbe all’altezza delle aspettative (e delle promesse). Piuttosto, meglio assicurarsi che oltre allo schermo UVB venga fornita anche un’adeguata protezione dagli UVA, anch’essi pericolosi per la salute della pelle.

Via | WebMD

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