L’acne giovanile è un disturbo cutaneo che colpisce un gran numero di giovani e adolescenti. Si tratta di una malattia cronica infiammatoria – detta anche “acne volgare” (acne vulgaris) – che colpisce il follicolo pilifero e le ghiandole sebacee, e che provoca la comparsa di sfoghi sulla pelle di lieve o grave entità.
Sebbene si tratti di un problema molto frequente, non bisogna sottovalutarne la gravità. L’acne giovanile, infatti, si manifesta più spesso sul viso, e può provocare delle cicatrici che, a lungo andare, possono minare l’autostima della persona.
Inoltre, anche la stessa gestione dell’acne può provocare molto stress, andando a esacerbare i sintomi e aggravando ulteriormente la situazione.
In questo articolo scoprirai come riconoscere l’acne, quali sono i sintomi che caratterizzano questo disturbo cutaneo e come curare l’acne giovanile in modo efficace. Per prima cosa, impariamo a riconoscere il problema.
L’acne si manifesta generalmente con la comparsa di punti neri e punti bianchi (detti “comedoni”), papule (piccole lesioni in rilievo di colore rosa) e pustole (rilievi di colore rosa con formazione di pus). A questi sfoghi cutanei si aggiungono anche altri sintomi caratteristici, come:
Talvolta, l’acne può anche manifestarsi in forme più gravi, causando sintomi extra-cutanei, come febbre, dolori muscolari e articolari, stanchezza, astenia. Si parla in questo caso di “acne fulminante“, un disturbo che non va sottovalutato e che richiede un tempestivo trattamento medico.
Quando pensiamo all’acne, tendiamo a dare per scontato che brufoli, punti neri e papule si localizzino solamente sul viso.
In realtà, sebbene il volto sia la parte del corpo maggiormente colpita da questo problema, i sintomi possono manifestarsi anche sul petto e sulla parte superiore di spalle e schiena.
In queste aree, infatti, vi è una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee. Come l’acne del viso, anche quella della schiena può essere curata.
Il medico potrebbe consigliare di evitare di indossare indumenti stretti, poiché possono causare uno sfregamento sulla pelle. Inoltre, sarà importante fare la doccia dopo aver sudato e applicare dei trattamenti ad azione topica o assumere farmaci orali, dietro consiglio del dermatologo.
Cosa causa l’acne giovanile? Questo disturbo cutaneo è dovuto a un’iperattività delle ghiandole sebacee che circondano i follicoli, e a una conseguente infiammazione della pelle. Ciò comporta una produzione eccessiva di sebo, una sostanza che in condizioni normali serve a proteggere la pelle. Se presente in eccesso, però, il sebo tende a depositarsi sui follicoli, ostruendoli.
Questo fenomeno aprirà la strada a una incontrollata proliferazione dei batteri che vivono normalmente sulla pelle, che possono infettarsi e infiammarsi. Da qui hanno origine i comedoni, le papule e le pustole tipiche dell’acne.
Vi sono una serie di fattori che possono innescare o aggravare l’acne. Fra questi rientrano:
Sebbene si tratti di una malattia davvero molto comune – si ritiene che colpisca circa l’80% degli adolescenti – intorno all’acne giovanile circolano ancora molti falsi miti e luoghi comuni che non hanno alcuna base scientifica.
Ecco quali sono i più comuni
In realtà, schiacciare i brufoli in modo improprio o utilizzando strumenti non perfettamente puliti potrebbe aggravare il problema, lasciando persino delle cicatrici permanenti.
Un altro falso mito è quello secondo cui l’acne sarebbe causata da un’insufficiente igiene e cura della pelle. In realtà lavare il viso (o le aree interessate dall’acne) più di 2 volte al giorno potrebbe persino aggravare la situazione.
Quanti anni dura l’acne giovanile? Come anticipato, si stima che questa malattia colpisca circa l’80% degli adolescenti, in forma più o meno grave.
Generalmente si cominciano a notare i primi sintomi dell’acne a 12 anni, ovvero nel periodo in cui inizia la pubertà, ma potrebbero fare la loro comparsa anche a 16 o 18 anni.
Il disturbo può protrarsi fino ai 20-25 anni di età nei ragazzi (acne giovanile maschile), mentre nelle ragazze l’acne giovanile tende ad avere una durata maggiore, e protrarsi fino ai 30-40 anni di età.
Per poter ottenere una corretta diagnosi di acne giovanile, sarà necessario risolversi a un dermatologo. Il medico esaminerà le lesioni sulla pelle e valuterà la presenza di sebo in eccesso. Solo in seguito alla diagnosi e dopo aver determinato la causa del problema, sarà possibile stabilire un trattamento personalizzato e mirato.
Ricorda che un prodotto o una crema per acne giovanile che ha avuto ottimi effetti su un tuo conoscente, non avrà necessariamente lo stesso effetto sulla tua pelle.
È bene stabilire un trattamento personalizzato in base alla situazione specifica, evitando di ricorrere al fai da te o al passaparola.
Come si curano le acne giovanili? I trattamenti a disposizione sono numerosi, e devono essere valutati in base alle caratteristiche e alla gravità del problema. L’acne può essere trattata con farmaci (da banco o con prescrizione medica), con prodotti ad applicazione topica o farmaci orali.
Fra i trattamenti per l’acne più efficaci rientrano:
Fra i trattamenti non farmacologici rientrano anche:
Esistono dei rimedi naturali contro l’acne giovanile? Cosa avrebbero consigliato le nostre nonne per combattere questo problema?
Fermo restando che il consulto di un dermatologo, in caso di acne e altre patologie della pelle, è sempre imprescindibile, è possibile applicare alcuni prodotti naturali per attenuare i sintomi dell’acne.
Fra questi rientra il Tea Tree oil, un olio essenziale dalle proverbiali proprietà antibatteriche, in grado di purificare la pelle e agire sulle lesioni dell’acne. Dal fronte dei rimedi naturali possiamo ricorrere anche alle maschere all’argilla, dall’effetto astringente e purificante.
Per effettuare uno scrub casalingo, invece, potresti unire miele e zucchero in una ciotolina, mescolare i due ingredienti e massaggiare lo scrub sulla pelle con delicati movimenti circolari per una trentina di secondi.
Ricordiamo che questi, così come altri rimedi naturali, vanno adottati solo dopo aver chiesto consiglio al proprio dermatologo.
Se sei alle prese con l’acne giovanile, la sola terapia farmacologica o i soli trattamenti cutanei non basteranno per tenere a bada il problema. È importante adottare una corretta igiene della pelle e un sano stile di vita. Leggi quali sono alcune strategie e consigli per gestire l’acne e ridurne i sintomi:
Sebbene la dieta non sia considerata una causa diretta dell’acne, è pur vero che seguire un’alimentazione sbilanciata e scorretta può esacerbarne i sintomi, causando una maggiore formazione di lesioni, papule e comedoni. Molti esperti consigliano di seguire una dieta mediterranea contro l’acne. In generale, si è notato che riducendo il consumo di zuccheri, latticini, alcol, cibi grassi e carboidrati, si può ridurre l’entità del problema.
Sempre in tema di alimentazione anti acne, sono da prediligere alimenti come:
In generale, bisognerà preferire quei cibi che apportano sostanze benefiche per la pelle, come minerali (zinco e selenio), vitamine (soprattutto vitamina A, C e vitamina E), omega-3 e antiossidanti.
Per quanto riguarda i cibi ad alto indice glicemico, sembra che questi possano aumentare il problema dell’acne, in quanto aumentano il rilascio di insulina (iperinsulinemia), che a sua volta può innescare una maggiore produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, e un conseguente aumento dei sintomi dell’acne.
In tutti i casi, ti consigliamo di non escludere intere categorie di alimenti senza aver prima valutato il da farsi con l’aiuto di un dermatologo o di un nutrizionista.
Fonti