Acque alcaline ionizzate: i benefici spiegati dall’esperta
Scopriamo quali sono i benefici delle acque alcaline ionizzate grazie ai consigli dell’esperta Elena Paglia, Nutrizionista ed esperta in Medicina Estetica.
Le acque alcaline ionizzate non sono delle semplici acque. Si tratta in realtà di un vero e proprio elisir di benessere per il nostro corpo, in grado di nutrire e migliorare la salute di muscoli e cervello. Ma quali saranno gli esatti benefici di questo tipo di acqua? A spiegarcelo è la dottoressa Elena Paglia, Nutrizionista ed esperta in Medicina Estetica, che in un’intervista rilasciata a noi di Benessereblog ci rivela quali sono i motivi per cui tante persone apprezzano le cosiddette acque funzionali.
Cosa sono esattamente le acque alcaline ionizzate?
Le acque alcaline ionizzate si ottengono con un processo naturale di scissione della molecola d’acqua in H+ e OH- attraverso uno ionizzatore dotato di un elettrodo positivo ed uno negativo. L’elettrodo positivo attira a sé i minerali negativi, acidi, mentre l’elettrodo negativo attira i minerali carichi positivamente. In questo modo è possibile “rompere” i cluster dell’acqua che, diventando più fini, riescono ad attraversare più facilmente la membrana cellulare, trasportando i minerali al suo interno. La ionizzazione non prevede aggiunta di sostanze chimiche o naturali nell’acqua ionizzata. Una curiosità? Magnesio, potassio e calcio sono solo alcuni dei minerali alcalini resi maggiormente bio-disponibili.
Quali sono i benefici che potrebbero regalare alla nostra salute?
Assumendo acqua alcalina ionizzata, si introduce nell’organismo un maggior quantitativo di ossigeno sotto forma di OH- legato ai minerali alcalini. Questa forma di ossigeno ionizzato è abbastanza stabile e si esaurisce più lentamente del normale O2. Inoltre, una molecola d’acqua che viene “separata”, penetra più velocemente attraverso la membrana cellulare, garantendo una maggiore idratazione.
L’acqua alcalina ionizzata trasporta con sé i minerali alcalini, favorendone l’azione nutritiva e i benefici per l’organismo. Uno dei minerali maggiormente trasportati è il calcio, che aiuta a contrastare l’osteoporosi. Un altro minerale è il potassio, implicato nella contrazione muscolare: quando lo scambio sodio-potassio è ottimizzato, viene prodotto meno acido lattico e il muscolo avverte meno la fatica.
La basificazione favorisce l’eliminazione di batteri e prodotti acidi di scarto del metabolismo, agendo soprattutto a livello intestinale. Un’azione importante perché l’intestino è il vero centro nevralgico responsabile per oltre il 70% delle difese immunitarie e del funzionamento ottimale degli altri organi tampone – reni, sangue, polmoni – deputati ad eliminare le scorie metaboliche acide attraverso urine, sudore e respirazione.
Ultimo aspetto, ma non meno importante: l’acqua alcalina partecipa ai processi di attenuazione del dolore. L’aumento degli acidi in circolo nel connettivo corrisponde, infatti, ad una diminuzione della capacità di detossificazione dell’organismo. Le fibre di collagene si gonfiano e passano dallo stato di “sol” a quello di “gel”, mantenendo lo stato doloroso e abbassando la soglia del dolore.
Come vengono realizzate le acque funzionali?
Per ottenere un’acqua ionizzata occorre uno strumento chiamato ionizzatore, che possiede un elettrodo positivo che attira a sé i minerali carichi negativamente e gli OH- e un elettrodo negativo che attira a sé minerali positivi e gli ioni H+. Gli ioni vengono divisi in modo che non possano ricomporre immediatamente la molecola di acqua originaria. Questo fenomeno è visibile ad occhio nudo, perché l’acqua alcalina in uscita dallo ionizzatore produce piccole bolle di idrogeno e il suo iniziale colore opalescente si schiarisce in pochi secondi. All’inverso l’acqua acida rimane chiara e non produce bolle per la carenza di ossigeno.
In che modo le acque funzionali possono migliorare le funzioni del nostro sistema immunitario?
Sono stati condotti diversi studi scientifici per capire se l’alcalinizzazione può migliorare le funzioni immunitarie, ma ad oggi abbiamo raccolto solo prove indirette, basate sul fatto che in presenza di un’infiammazione il PH è sempre acido. In situazioni infiammatorie i minerali indispensabili al nostro non sono disponibili e il nostro corpo deve estrarli dalle ossa, dai denti e dagli organi , con conseguente compromissione del sistema immunitario, danno cellulare, stanchezza generale e grande vulnerabilità a virus e malattie. Sulla base di queste affermazioni si può dedurre che le acque funzionali possano aiutare a mantenere il giusto equilibrio acido-base e a contrastare l’infiammazione, favorendo così anche un rafforzamento delle funzioni immunitarie.
Come e quando bisognerebbe assumere questi tipi di acque?
L’azione alcalinizzante non presenta effetti collaterali per l’organismo, che trae in realtà un grande beneficio dalla profonda idratazione veicolata da questo tipo di acque. L’acqua alcalina ionizzata, infatti, può essere assunta quotidianamente, soprattutto se deriva da una fonte con nitrati quasi assenti, priva di arsenico e con cluster molto fini, che ne garantiscano il passaggio intracellulare.
Può darci qualche consiglio per affrontare meglio l’inverno grazie alle acque alcaline ionizzate?
L’acidosi è presente nel 90% degli individui . Lo stress, lo sport, l’alimentazione, sono tutti fattori che favoriscono la produzione di acidi. Ma non solo: in inverno i processi infiammatori causati da virus influenzali promuovono ulteriori infiammazioni. E’ molto facile, quindi, rilevare una prevalenza di acidi nell’organismo. Se riuscissimo ad assumere molecole basiche regolarmente, bevendo ad esempio l’acqua alcalina, contrasteremmo ogni giorno il carico di acidi prodotti dal metabolismo, con enormi vantaggi per la nostra salute.