Acufene: quando il fischio parte dalla mandibola
Quello dell’acufene è un problema che può essere provocato da svariate cause, come ad esempio un disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare.
Soffrire di acufene è un problema molto comune che interessa circa il 10% della popolazione mondiale, e che può essere provocato da svariate cause diverse. Fra queste, vi è il problema del bruxismo, un disturbo che si verifica quando una persona digrigna o tende a serrare i denti involontariamente, e che può verificarsi sia quando si dorme che da svegli. Questo disturbo può in effetti influenzare il corretto funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), e causare di conseguenza la comparsa del fischio o del ronzio tipico dell’acufene.
Sebbene non siano ancora chiari i meccanismi alla base dell’associazione, è noto il fatto che le disfunzioni dell’articolazione temporo – mandibolare possono causare disturbi come acufeni, o anche alterazioni dell’equilibrio e otalgia.
Se l’acufene è causato da un disturbo dell’articolazione temporo-mandiolare, il paziente avvertirà – oltre al fischio – anche altri sintomi. In primo luogo però, il suono sarà riferito prevalentemente dallo stesso lato dell’articolazione interessata, inoltre stringendo le mascelle il paziente potrebbe percepire una variazione del timbro e dell’intensità dell’acufene. Si noteranno inoltre sintomi come frequenti mal di testa, dolore al viso, sensazione di avere le orecchie tappate.
Per riuscire a combattere il problema dell’acufene è dunque importante scoprirne la causa in modo da evidenziare un eventuale problema nell’allineamento delle arcate dentarie. Il bruxismo potrà essere combattuto mediante trattamenti volti a ridurre l’ansia, mediante un miglioramento dello stile di vita e una corretta igiene dentale, oltre che attraverso l’utilizzo di appositi bite, che – insieme a una terapia mirata – potrebbero aiutarvi a ridurre anche il problema dell’acufene.
via | Amplifon, Medicitalia
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