L’Unione Europea ha deciso di abbandonare il controverso sistema di etichettatura nutrizionale noto come Nutriscore, un sistema che ha suscitato dibattiti accesi e critiche, in particolare per il suo impatto sul settore dell’olio di oliva. Questa decisione è stata comunicata il 2 marzo 2025, attraverso un documento ufficiale rilasciato dal direttore generale per l’Agricoltura della Commissione Europea, Wolfgang Burtscher. Secondo quanto riportato dall’emittente francese Radio France, il nuovo approccio all’etichettatura non si baserà su sistemi già esistenti, come il sistema a semaforo adottato in Francia e Belgio.
Il Nutriscore era stato progettato per facilitare le scelte alimentari dei consumatori, classificando i prodotti alimentari in base a un sistema di lettere colorate che andava dalla A verde alla E rossa. Questo sistema, sebbene avesse l’intento di promuovere abitudini alimentari più sane, ha mostrato evidenti limiti, soprattutto per quanto riguarda l’olio di oliva, che era stato ingiustamente classificato come un semplice grasso, senza considerare i suoi noti benefici nutrizionali. Inizialmente, l’olio di oliva era stato collocato nella categoria C, ma grazie a un parziale riconoscimento delle sue proprietà, era stato spostato alla B (verde chiaro). Tuttavia, questa classificazione era ancora considerata un’offesa alle sue qualità salutistiche.
La decisione di Bruxelles di abbandonare il Nutriscore è stata influenzata dalle pressioni esercitate dalle lobby italiane, che hanno fortemente contestato il sistema. Gli operatori del settore dell’olio di oliva hanno espresso preoccupazione per il potenziale danno che una classificazione errata avrebbe potuto causare alla reputazione del prodotto. La campagna di lobbying italiana ha avuto un ruolo cruciale nel far sentire la voce degli agricoltori e dei produttori, evidenziando l’importanza di un sistema di etichettatura che rifletta accuratamente le qualità nutrizionali degli alimenti.
Il nuovo sistema di etichettatura, che sarà sviluppato in futuro, si propone di superare le limitazioni del Nutriscore e di altri metodi esistenti, garantendo una valutazione più equa e accurata dei prodotti alimentari. Questa evoluzione rappresenta un passo significativo verso la promozione della salute pubblica e la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche europee, in particolare dell’olio di oliva, che continua a essere un simbolo della dieta mediterranea e del patrimonio culinario italiano.