Aggressività passiva: come si riconosce?
L'aggressività passiva è un disturbo del comportamento affrontato in campo psicologico dagli anni Cinquanta, Chi è aggressivo passivo finge di essere accomodante, cordiale, gentile, felice, ma un attimo dopo mostra la sua vera natura, che è negativa, distruttiva. Una persona aggressivo-passiva si riconosce dalla sua propensione al vittimismo, a sabotare ogni cosa, al lamentarsi di ogni situazione e all'incapacità di comunicare su argomenti per cui prova rabbia
L’aggressività passiva è una condizione che si può manifestare nelle persone in maniera davvero subdola. In psicologia, il termine corretto per questa manifestazione è disturbo passivo aggressivo, che è un vero e proprio disturbo della personalità, riconosciuto fin dagli anni Cinquanta da tutti gli psicologi. La condizione si presenta con caratteristiche molto particolari, che andremo ad analizzare in modo più approfondito per sapere sempre se ci troviamo di fronte a una persona con disturbo passivo aggressivo.
Cosa vuol dire essere aggressivi passivi?
Il Disturbo Passivo Aggressivo è un disturbo della personalità che si caratterizza principalmente per le attitudini oppositive e la resistenza passiva di fronte a situazioni sociali, relazionali e lavorative che il soggetto in questione non digerisce. Arriva a provare rabbia, aggressività, opposizione nei confronti degli altri: sentimenti che, però, non si manifestano in modo chiaro e cristallino, ma che vengono proposti in modo più subdolo.
All’apparenza chi è passivo aggressivo si comporta in modo gentile, cortese, accomodante, sottolineando di essere a proprio agio in quella situazione o con quelle persone. Ma dietro la loro faccia è un’altra e possono passare da un sentimento all’altro velocemente. Un minuto prima sono cordiali, un minuto dopo sono scontrosi, senza che sia accaduto niente nel frattempo che abbia in qualche moto modificato la situazione di partenza.
Come capire se si è passivo aggressivo?
Esistono delle caratteristiche che permettono di riconoscere a prima vista le persone passivo-aggressive. Ci sono diversi modi di comportamento che riguardano questo disturbo della personalità:
- Difficoltà al lavoro: fanno resistenza se hanno ottenuto un incarico che non condividono, all’apparenza lo accettano e si dimostrano disposti a collaborare, ma mettono in atto strategie volte a rimandare il compito stesso o arrivano addirittura a sabotarlo.
- Inefficienza intenzionale: quando fanno qualcosa che non vogliono, commettono in modo intenzionale degli errori per dimostrare tutta l’insofferenza che provano.
- Vittimismo: hanno un atteggiamento cinico, litigioso, maldisposto e soffrono di una forma di vittimismo per cui sembra che il mondo intero ce l’abbia con loro.
- Invidia: non riescono proprio a gioire delle conquiste altrui, sono invidiosi dei successi e delle fortune degli altri, provano risentimento perché dipendono da persone che hanno più risultati di loro e per questo provano invidia profonda nei loro confronti.
- Scarsa adattabilità: se qualcosa non va secondo i loro piani o le loro idee, non riescono ad adattarsi ai cambiamenti e agli imprevisti che di solito capitano nella vita di tutti i giorni.
- Scarsa comunicazione con il partner, soprattutto quando si affrontano tematiche che non gradiscono: non comunicano, non rispondono, si chiudono in loro stessi.
Come smontare un passivo aggressivo?
L’aggressività passiva si può affrontare cercando di smontare un comportamento che, alla lunga, può risultare deteriorante e stancante. Per gestire una persona di questo tipo, ecco come dobbiamo muoverci:
- Mantenere sempre la calma
- Cercare di capire perché si comporta e risponde in quel modo
- Non agire di istinto, ma riflettere sulla risposta da dare o sull’azione da compiere
- Cercare di capire quello che lo preoccupa di più e indagare con lui l’argomento
- Contrastare la sua negatività con comportamenti positivi e propositivi che lo spiazzeranno
- Mantenere le distanze, per non essere inglobati nel suo vittimismo
- Anche l’ironia può essere un ottimo strumento per affrontare i suoi atteggiamenti distruttivi