
Nel 2017 le nuove diagnosi di sieropositività sono state 25.353, un numero più basso rispetto a quello registrato nel 2016, quando le nuove diagnosi sono risultate 31286. A renderlo noto è il nuovo bollettino pubblicato dal Centro europeo per le malattie (Ecdc), secondo cui vi è un profondo dislivello fra il numero di diagnosi registrate in alcuni Paesi del mondo.
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I paesi che registrano un tasso più alto di nuove diagnosi (nel 2017) sono stati Lettonia ed Estonia, mentre quelli in cui si registrano valori più bassi sono stati la Slovacchia e la Slovenia.
Per quanto riguarda l’Italia, gli esperti fanno sapere che il nostro Paese si trova un po’ al di sotto della media Ue, con 5,7 casi ogni 100mila abitanti. Dal bollettino emerge inoltre che, negli ultimi 5 anni, tale dato si è costantemente ridotto, diminuzione che non interessa solo il nostro Paese, ma anche Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Olanda, Norvegia, Spagna e Regno Unito.
Purtroppo i casi di sieropositività sono risultati in aumento invece in Paesi come Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Malta, Cipro e Polonia. In generale, gli esperti fanno anche sapere che l’Hiv ha colpito maggiormente gli uomini (75%) nel 2017, e fra le principali cause sono risultati:
- Rapporti omosessuali (38% delle nuove diagnosi): questo dato è risultato in calo rispetto agli anni passati.
- Rapporti eterosessuali (33% dei casi)
- Iniezione di droghe (4% dei casi)
- Trasfusioni e trattamenti in ospedale (1% dei casi).
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via | Ansa
Foto da Pixabay