L’aiuto psicologico per il coronavirus per contrastare l’ansia da lockdown
Il Coronavirus causa anche problemi psicologici ecco perchè il ministero della Salute ha messo a disposizione di tutti i cittadini un numero verde per farsi dare una mano.
La pandemia Covid-19 ci mette di fronte a una realtà che fino ad ora avevamo intravisto solo in qualche film apocalittico, un’epidemia mondiale di queste proporzioni è grave e ha gravi ripercussioni sulla vita di ognuno di noi. Quella che stiamo vivendo è una situazione pesante sotto tutti i punti di vista: psicologico, sociale, lavorativo ed è naturale sentirsi stanchi e sopraffatti, anche tristi, depressi e molto arrabbiati.
I disagi psicologici conseguenti al Coronavirus sono da mettere in conto quando si vivono situazioni così stressanti e pericolose, in cui il nemico è invisibile e la percezione della gravità arriva dal numero di nuovi infetti, dei morti e delle persone in terapia intensiva. In queste settimane alle preoccupazioni finanziarie si aggiunge la mancanza di rapporti umani e lo stress di non avere la propria libertà, e già in due mesi si sono registrati casi di suicidio e di violenza domestica.
Il ministero della Salute e della Protezione Civile ha messo a disposizione di tutti i cittadini un numero verde di supporto psicologico che è attivo tutti i giorni, dalle 8 alle 24 ed è sicuro e gratuito. Oltre 2 mila professionisti specializzati risponderanno al telefono e cercheranno di dare conforto e strumenti utili per contrastare il malessere. Il numero è il seguente: 02.20228733.
Secondo lo studio dei 42 esperti mondiali della International Covid-19 Suicide Prevention Research Collaboration, pubblicato dalla rivista Lancet Psychiatry, superato il picco della pandemia, potrebbero registrarsi molti casi di problemi mentali legati al coronavirus. Quasi un altro picco che però riguarda gli effetti della pandemia sulle persone e non della malattia. Prevenire è la migliore cura possibile ed è per questo che non si deve paura a chiedere aiuto, a farsi aiutare e a trovare dentro di sé gli strumenti per sopportare e superare questo malessere.
David Gunnell dell’università di Bristol ha spiegato: [quote layout=”big” cite=”David Gunnell]“Questa è una situazione mai vista prima. La pandemia causerà stress e renderà molte persone vulnerabili. Le conseguenze per la salute mentale probabilmente resteranno per un tempo più lungo e avranno un picco più tardi rispetto all’attuale pandemia. Tuttavia la ricerca e le esperienze delle strategie nazionali ci danno una base forte per la prevenzione. L’aumento dei suicidi non è inevitabile, a patto che si agisca subito”.
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Via | Repubblica e Ansa
Foto | Pixabay