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Presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, si stanno avviando due iniziative innovative per i pazienti del reparto di oncologia. A partire dal 2025, i bambini ricoverati e quelli in day hospital potranno partecipare a sedute di yoga individuali e a incontri con un’esperta di terapia estetica. Questi progetti, sostenuti dalla Fondazione Meyer, sono il risultato di alcuni mesi di sperimentazione e ora sono ufficialmente integrati nel percorso di cura per i giovani pazienti.
Le sedute di yoga personalizzate
Il programma di yoga prevede incontri due volte a settimana, guidati dall’insegnante Jessica Paganelli. Ogni seduta è progettata su misura per il singolo bambino, coinvolgendo anche i familiari. Per i più piccoli, vengono utilizzati strumenti musicali come la campana tibetana, molto apprezzata, e giochi yogici. I ragazzi più grandi, invece, apprendono tecniche di meditazione e respirazione, oltre a pratiche di automassaggio e visualizzazioni guidate, tutte finalizzate a favorire il rilassamento e a ridurre ansia e stress.
L’approccio personalizzato permette di adattare le attività alle esigenze di ciascun partecipante, creando un ambiente accogliente e stimolante. Le sedute di yoga non si limitano a essere una semplice distrazione, ma offrono ai bambini la possibilità di sentirsi parte di un contesto vitale e quotidiano. La respirazione, in particolare, gioca un ruolo cruciale nell’aiutare i bambini a esprimere i propri bisogni e a guadagnare in autoconsapevolezza. Questo aspetto è fondamentale per gestire i momenti di separazione dai genitori e per rafforzare la loro autostima.
Terapia estetica e valorizzazione dell’immagine
Le sedute di terapia estetica, tenute da Giada Baldini, esperta di armoestetica, si svolgono una volta alla settimana. Durante questi incontri, i partecipanti utilizzano collane colorate, schede e carte per esplorare le proprie caratteristiche fisiche e scoprire il loro gusto estetico. Questi strumenti aiutano i bambini a valorizzare il proprio aspetto, anche nei momenti in cui affrontano cambiamenti fisici a causa delle terapie. L’obiettivo è di incoraggiarli a esprimere ciò che piace e li fa sentire bene, contribuendo così a una visione positiva di sé.
Un aspetto interessante di questo progetto è lo studio multidisciplinare avviato per monitorare gli effetti delle due nuove iniziative. I dati raccolti, come la rilevazione della frequenza cardiaca tramite saturimetro al termine delle sedute, hanno già evidenziato un abbassamento significativo della frequenza cardiaca tra i partecipanti. Questo risultato suggerisce che i benefici delle attività non si limitano a un semplice svago, ma contribuiscono attivamente al benessere psicofisico dei bambini.
Secondo Annalisa Tondo, responsabile facente funzione del reparto di oncologia del Meyer, le attività proposte offrono ai giovani pazienti l’opportunità di guardare oltre la malattia, promuovendo una visione positiva del proprio corpo e della loro vita. La terapia estetica, in particolare, aiuta i bambini a proiettarsi in avanti, a vedere oltre le difficoltà quotidiane e a costruire una nuova consapevolezza di sé.