Al Papa è stata praticata una ventilazione prolungata per migliorare l’ossigenazione del sangue

Il recente stato di salute di Papa Francesco continua a destare preoccupazione tra i fedeli e gli esperti. Secondo quanto riportato il 5 aprile 2025 da Francesco Blasi, ordinario di Malattie respiratorie all’Università di Milano e primario della Struttura complessa di Pneumologia e fibrosi cistica al Policlinico di Milano, il Pontefice sta affrontando un periodo di ventilazione prolungata. Questo trattamento, che prevede l’uso di una maschera o di cannule per l’ossigeno ad alti flussi, è necessario per garantire un adeguato apporto di ossigeno nel sangue, la cui carenza è evidente.

Condizioni di salute del pontefice

Blasi ha spiegato che i tempi di recupero per il Papa saranno “lunghi” a causa della polmonite bilaterale, una condizione acuta che ha riacutizzato le problematiche respiratorie croniche già esistenti. Il medico ha evidenziato che, in un paziente di 88 anni con una storia di problemi respiratori, la guarigione da una polmonite bilaterale può richiedere un periodo esteso, anche se gli antibiotici sono efficaci. Il Pontefice, già operato per la resezione di una parte del polmone, soffre di bronchite cronica asmatiforme e bronchiectasia, una malattia caratterizzata da una dilatazione irreversibile delle vie aeree.

Gestione della ventilazione

Negli ultimi giorni, si sono verificati anche episodi di inalazione di succhi gastrici, che hanno aggravato l’infiammazione bronchiale, contribuendo ulteriormente a un allungamento dei tempi di recupero. Blasi ha sottolineato che la ventilazione prolungata è attualmente cruciale, in quanto indica che la situazione di insufficienza respiratoria non è ancora risolta. La gestione della ventilazione è complessa e richiede un monitoraggio attento.

Importanza della ventilazione ad alti flussi

La ventilazione ad alti flussi, attraverso cannule posizionate alle narici, è fondamentale per fornire una grande quantità di aria riscaldata e umidificata, permettendo un controllo preciso della somministrazione di ossigeno. Questo approccio ha come obiettivo principale quello di mantenere le vie aeree aperte. Durante la notte, il Papa utilizza una maschera che copre naso e bocca, una scelta che consente di riposare la muscolatura respiratoria e garantire un migliore riposo.

Osservazione della situazione

La situazione del Papa rimane sotto attenta osservazione, con la speranza che nei prossimi giorni si possa osservare un’evoluzione positiva del quadro clinico.

Published by
Serafino Serluti