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Alanina aminotransferasi alta: cosa fare?

Vediamo l'Alanina Aminotransferasi alta nel sangue, cos'è e quali sono le funzioni di questo enzima che può fornire indicazioni sulla salute del fegato.

Alanina aminotransferasi alta: cosa fare?

L’alanina aminotransferasi (ALT),conosciuta anche con il nome di “transaminasi sierica glutamico piruvica” (SGPT) è un enzima che appartiene alla famiglia delle transaminasi e può offrire indicazioni utili sulla salute del fegato. In genere i livelli di questo enzima dovrebbero essere bassi, ma se dovessero innalzarsi, il valore potrebbe indicare la presenza di danni o patologie.

L’alanina aminotrasferasi è più esattamente un enzima che si trova nei tessuti, prevalentemente nel fegato. Può però essere presente in piccole quantità anche nei reni, nel cuore, nei muscoli e nel pancreas.

Il medico può prescrivere la misurazione dei suoi livelli nel sangue per individuare la presenza di eventuali danni o malattie al fegato. Infatti in condizioni normali l’alanina aminotransferasi nel sangue dovrebbe essere bassa. Ciò significa che la sua misurazione dovrebbe rilevare valori inferiori a 55 U/L (unità per litro). In presenza di danni o patologie, il fegato rilascia però nel sangue l’ALT, le cui concentrazioni ematiche aumentano sensibilmente.

Questo avviene prima che siano evidenti i sintomi di eventuali malattie del fegato, quindi prima che compaiano segnali più visibili, come l’ittero, una patologia che causa un colore giallastro della sclera degli occhi e della pelle.

Alanina aminotransferasi: a cosa serve?

Il medico potrebbe prescriverti un esame dei livelli dell’ALT nel sangue come parte di un normale esame di routine o se manifesti sintomi di danno epatico, come:

  • Nausea e vomito
  • Gonfiore allo stomaco
  • Dolore addominale
  • Mancanza di appetito
  • Prurito insolito
  • Urina di colore scuro
  • Stanchezza.

Inoltre il medico potrebbe prescrivere questo esame se corri un maggior rischio di sviluppare malattie del fegato. Tra i più comuni fattori di rischio rientrano:

  • Una storia familiare di malattie epatiche
  • La cattiva abitudine di bere molti alcolici
  • L’esposizione al virus dell’epatite
  • Obesità
  • Diabete
  • L’assunzione di farmaci che possono danneggiare il fegato.

Il dosaggio dell’alanina aminotransferasi può dunque essere prescritto (insieme a quello di altre molecole, come l’aspartato aminotransferasi, la fosfatasi alcalina, la lattato deidrogenasi e la bilirubina) per valutare lo stato di salute del fegato. Questo esame verrà consigliato, ad esempio, per verificare un sospetto caso di cirrosi, di epatite o di altri danni epatici. Può anche essere utile per capire se un ittero è dovuto a una malattia del sangue o del fegato e per monitorare gli effetti collaterali di farmaci che potrebbero danneggiare il fegato.

I valori normali

Prima di sottoporti al prelievo di sangue per questo tipo di esame, potresti dover osservare un periodo di digiuno di alcune ore. In presenza di un soggetto sano, i valori dell’alanina aminotransferasi nel sangue dovrebbero essere bassi. Questi valori cambiano se il paziente è di sesso maschile o femminile, e dovrebbero corrispondere a:

  • Valori inferiori a 31 U/L per le donne
  • Valori inferiori a 40 U/L per gli uomini.

Cosa significa se l’alanina aminotransferasi è alta?

Alanina aminotrasferasi

Abbiamo visto che l’alanina aminotransferasi alta può essere il sintomo di malattie come epatite o cirrosi, ma può anche indicare la presenza di una mononucleosi o di necrosi di un grosso tumore. In questo caso i valori saranno molto elevati.

Inoltre i valori di ALT possono aumentare per cause come l’avvelenamento da piombo, l’esposizione al tetracloruro di carbonio (un composto sintetico molto tossico noto anche con il nome di Freon 10) e in seguito all’assunzione di diversi farmaci, incluse le statine, gli antibiotici, i chemioterapici, l’aspirina, i narcotici e i barbiturici, dei farmaci che provocano un effetto sedativo o anestetico.

Alanina aminotransferasi alta nei bambini e in gravidanza

Nei bambini, soprattutto se piccoli, un periodo di rapida crescita può essere associato a un lieve aumento dei livelli ematici di ALT. Un aumento dell’alanina aminotransferasi in gravidanza non è da considerarsi preoccupante.

Si tratta infatti di una condizione molto comune soprattutto nell’ultimo trimestre di gestazione ed è spesso dovuta agli sbalzi ormonali. Solo in rari casi è legata a un malfunzionamento del fegato.

ALT bassa: devo preoccuparmi?

I valori dell’ALT possono essere più elevati rispetto al normale, ma possono anche risultare più bassi. In caso di alanina aminotransferasi bassa le cause possono essere collegate a una carenza di vitamina B6 o all’esecuzione regolare di esercizio muscolare.

Cosa fare in caso di ALT alta?

Il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre al proprio medico prima di trarre conclusioni basandosi solo sui valori riportati sul referto delle analisi del sangue. Solo un esperto potrà infatti interpretarli correttamente alla luce del quadro clinico generale. Per facilitare il suo compito è bene fornirgli alcune informazioni specifiche.

In particolare, ricorda di avvisarlo se stai assumendo:

  • Medicinali
  • Rimedi fitoterapici
  • Rimedi naturali (ad esempio valeriana o echinacea).
  • Se sei in dolce attesa
  • Pratichi un’attività fisica intensa
  • Se hai subito un’iniezione intramuscolare, se hai riportato traumi a un muscolo o se hai recentemente affrontato un cateterismo cardiaco o un intervento chirurgico.

Alanina aminotransferasi alta: dieta e rimedi

I cambiamenti dello stile di vita, come una dieta salutare e un regolare esercizio fisico, possono aiutare a ridurre i livelli di ALT. La dieta rappresenta infatti uno dei principali fattori che possono causare alte concentrazioni di alanina aminotransferasi. In particolare una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e carboidrati complessi può incidere molto.

Viene quindi consigliata un’alimentazione sana, ricca di:

  • Frutta e verdura
  • Riso
  • Patate
  • Pesce
  • Carni magre
  • Formaggi magri
  • Spinaci (per la ricca presenza di acido folico)
  • Asparagi
  • Cavoletti di Bruxelles
  • Avocado

Sono da evitare invece i prodotti confezionati raffinati, i crostacei crudi o poco cotti, le bibite gasate e gli alcolici. Per proteggere la salute del fegato, dovresti evitare anche il fumo e l’esposizione a tossine ambientali.

Alanina aminotransferasi: cosa bisogna sapere

Livelli elevati dell’enzima epatico ALT (alanina aminotransferasi), possono indicare la presenza di un danno al fegato. L’esame dell’ALT viene consigliato in chi manifesta dei sintomi di disturbi al fegato, in chi corre il rischio di soffrire di questo tipo di disturbi o anche nell’ambito di un normale esame di routine.

Se hai scoperto di avere alti livelli di ALT, parlane con il medico. Il dottore dovrà essere informato in merito al trattamenti farmacologici (e non) che stai assumendo, in merito allo svolgimento di attività fisica e riguardo altri fattori che potrebbero influenzare il risultato dell’esame.

Per ridurre i livelli di alanina aminotransferasi nel sangue dovresti cambiare stile di vita, svolgere esercizio fisico regolare e migliorare la dieta, riducendo l’assunzione di grassi saturi e di cibi trasformati, e consumando più cibi sani come frutta, verdura, carni e formaggi magri.

Foto da Pixabay; Getty Images

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