Alcol e cancro: avvertenze anche sulle etichette delle bottiglie?
Alcol e cancro: gli esperti chiedono l'applicazione di apposite etichette sulle bottiglie, in modo da far conoscere i rischi per la salute
Quando assumiamo un farmaco, abbiamo a disposizione un intero bugiardino che ci permette di conoscere tutti i possibili rischi legati al suo utilizzo. Questo però non accade quando consumiamo delle bevande alcoliche. Il rischio di cancro collegato al consumo di alcol è ormai ampiamente noto nel mondo scientifico e medico. Ciò nonostante, molte persone non sono a conoscenza dei pericoli che corrono quando scelgono di assumere questi tipi di bevande.
Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, in realtà non è solo il fegato a essere messo in pericolo. Vino, superalcolici, birre e cocktail aumentano il rischio di sviluppare tumori come quello al seno, alla bocca, alla laringe, il cancro all’esofago e al colon-retto. Generalmente il rischio di sviluppare queste condizioni aumenta in base alla quantità di alcol che assumiamo. In realtà però anche bere moderatamente può influenzare in modo negativo la nostra salute.
Lo sottolinea, in un’intervista rilasciata al Corriere, l’esperto Massimo Di Maio, segretario nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), il quale spiega che tra i 3.000 e i 6.000 casi di cancro all’anno in Italia sono collegabili a un consumo eccessivo di bevande alcoliche.
Alcol e cancro: esiste una soglia “sicura?
Ma quanto alcol si può bere al giorno senza correre rischi? L’esperto spiega che in realtà l’Oms non definisce quali sono i livelli di rischio. L’unico livello sicuro è “non bere“.
Vengono identificate delle categorie: consumo moderato (un massimo di 20 grammi di alcol al giorno), consumo rischioso (fino a 60 grammi), consumo “pesante” (oltre 60 grammi).
Recentemente – spiega l’esperto – alcune delle più importanti società scientifiche hanno ammesso di non aver provveduto a garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione in merito ai rischi dell’alcol. Il fumo di sigaretta, ad esempio, ha ricevuto molta più attenzione ed è stato al centro di importanti campagne di prevenzione in tutto il mondo.
Per arginare il problema e ridurre i danni provocati dall’alcol, l’American Society for Clinical Oncology (Asco) e altre associazioni scientifiche statunitensi chiedono adesso che sulle bevande alcoliche vengano applicate delle apposite etichette, in modo che – esattamente come avviene per il fumo di sigaretta – i consumatori possano essere sempre a conoscenza dei rischi che corrono quando assumono questi tipi di prodotti.
via | Corriere
Foto di Markus Spiske da Pixabay