Benessereblog Salute Alfie Evans ultime notizie: staccato il respiratore al bambino

Alfie Evans ultime notizie: staccato il respiratore al bambino

Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda di Alfie Evans, il bambino di 23 mesi, affetto da una malattia neurodegenerativa.

Alfie Evans ultime notizie: staccato il respiratore al bambino

Aggiornamento del 24 aprile, ore 21: i giudici sono intervenuti a sorpresa ancora una volta sulla questione, decidendo che Alfie può tornare a casa con mamma e papà. Ma ancora non è stato dato il via libera per venire in Italia. Qui sotto le ultime notizie sul caso!

Alfie Evans, il piccolo bambino inglese affetto da una malattia neurologica degenerativa, al quale l’Ospedale Bambino Gesù di Roma aveva offerto una speranza di cure, non è più attaccato al respiratore che gli forniva l’ossigeno. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Tom Evans, padre del bambino venuto anche in Italia per incontrare il pontefice, ha raccontato che la macchina è stata staccata intorno alle 21 di ieri sera.

Il piccolo Alfie, di 23 mesi, ha continuato comunque a respirare in maniera autonoma e stamattina il piccolo era ancora in vita, nonostante fossero passate nove ore dal distacco del respiratore che gli dava l’ossigeno. Secondo quanto riportato dal padre del piccolo, i dottori dello  sarebbero “sbalorditi”: pensavano sarebbe morto nel giro di pochi minuti.

Proprio ieri era arrivata dall’Italia una notizia importante per Alfie e per i suoi genitori, che ancora sperano di poterlo salvare, nonostante le autorità ospedaliere inglesi e i giudici abbiano già emesso una sentenza che non dà adito a speranze per il bambino: il nostro paese gli aveva dato la cittadinanza per consentire il trasferimento nell’ospedale romano.

Si attendono novità dall’ospedale in mattinata, per capire le condizioni di salute del piccolo!

(p.c.)

Rinviato lo spegnimento dei macchinari

23 aprile 2018

Alfie Evans

Continua a far discutere il caso del piccolo Alfie Evans, il bambino che ricoverato presso l’Alder Hay Hospital di Liverpool, dove i medici continuano per la loro strada, dopo aver ricevuto proprio oggi una comunicazione da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo, dalla quale emerge che i giudici non torneranno a occuparsi del caso. I genitori del bambino, Tom Evans e Kate James, stanno cercando con tutte le forze di rallentare e bloccare il processo che porterà alla morte del bambino di soli 23 mesi, affetto da una malattia neurodegenerativa non diagnosticata con precisione, e attualmente in stato semi-vegetativo. A causa della malattia, il bambino non sarebbe in grado di vedere, di sentire né di percepire il contatto.

Nelle ultime ore i tentativi da parte della famiglia di evitare che vengano spenti i macchinari hanno portato a un breve rinvio di qualche ora, per chiarire un aspetto della sentenza. Proprio nelle scorse ore più di 100 persone si sono radunate davanti all’ospedale pediatrico dopo l’annuncio dell’imminente inizio delle procedure di distacco – poi rinviato – dei macchinari. Alcuni dei manifestanti hanno addirittura cercato di fare irruzione nell’ospedale, e sono stati allontanati dalle forze dell’ordine.

Nel frattempo, dall’Italia il ministro degli Esteri Angelino Alfano e quello dell’Interno Marco Minniti avrebbero concesso la cittadinanza al bambino, nella speranza che, in quanto cittadino italiano, si possa effettuare il trasferimento nel nostro Paese, al Bambino Gesù di Roma, che si era già offerto per accoglierlo.

Ho parlato con i genitori, ho portato loro la vicinanza di Papa Francesco, ma anche dei tanti genitori che si trovano nella loro situazione

ha fatto sapere il Presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc dopo aver lasciato l’ospedale di Liverpool, dove era andata a parlare con il padre del piccolo Alfie

I genitori non si rassegnano, stanno facendo di tutto per rallentare l’inizio della procedura ma non si può più far nulla.

(v.m.)

via | Il fatto quotidiano, Ansa

Alfie Evans, l’Ospedale Bambino Gesù di Roma pronto ad accoglierlo

Alfie Evans

19 Aprile 2018

Tutto è pronto a Roma, all‘Ospedale Bambino Gesù, per accogliere Alfie Evans, il bambino inglese di quasi due anni che si trova ricoverato nella città di Liverpool a causa di una malattia neurodegenerativa non conosciuta. I medici hanno deciso la sospensione delle cure, mentre la sua famiglia non è d’accordo.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la presidente dell’Ospedale, Mariella Enoc, ha incontrato il papà del piccolo Alfie, che è stato ricevuto anche da Papa Francesco. I medici dell’ospedale della Santa Sede hanno già realizzato un protocollo di cure per aiutarlo a respirare e ad alimentarsi. A settembre scorso un’equipe di medici si era recato a Liverpool per verificare le condizioni del bambino.

Ora tutti sperano che il bambino possa essere trasferito il piccolo all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, come vorrebbero i suoi genitori. Qui troverebbe una struttura di altissimo livello pronta a prendersi cura del piccolo.

Lo stesso pontefice, incontrando il papà di Alfie prima dell’udienza settimanale, gli ha detto, come raccontato dall’uomo inglese alla stampa:

Il Papa ci ha chiesto: portatelo qui.

Anche Angelino Alfano, incontrando Boris Johnson, ha auspicato che si acconsenta al trasferimento, ricordando però che

Alfie è un cittadino del Regno Unito e l’Italia rispetta le decisioni prese nella cornice della giurisdizione nazionale britannica

sottolineando anche che

il sistema sanitario nazionale britannico e gli standard medici sono tra i più alti del mondo.

La storia del piccolo Alfie ricorda molto da vicino quella di Charlie Gard, il bambino inglese venuto a mancare dopo un lungo dibattito in merito alla decisione dei giudici di staccargli la spina. Anche in quell’occasione, l’Ospedale Bambino Gesù si era detto disponibile a prendersi eventualmente cura del bambino.

(p.c.)

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social