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Alimentazione, il cioccolato vale un Nobel

Un nuovo studio suggerisce che gli effetti benefici del cioccolato sul cervello potrebbero addirittura aumentare la probabilità di ottenere un Nobel

Alimentazione, il cioccolato vale un Nobel

Mette di buonumore, protegge dall’ipertensione e, udite udite, fa vincere il premio Nobel: a quanto pare è il cioccolato il vero miglior amico dell’uomo.

Già la scorsa estate il rincorrersi continuo di notizie sui benefici esercitati sulla salute da questo alimento lo aveva inevitabilmente fatto salire sul podio del vizio più virtuoso al mondo. Oggi la sua consacrazione diventa definitiva grazie a un articolo apparso sul New England Journal of Medicine, in cui Franz Messerli, esperto di ipertensione del St. Luke’s-Roosevelt Hospital di New York, spiega che l’assegnazione del prestigioso riconoscimento è più frequente fra gli abitanti dei Paesi in cui il consumo di cioccolato è più elevato.

Per arrivare a questa conclusione Messerli ha confrontato la lista dei Nobel assegnati fino al 10 ottobre 2011, suddivisi per nazione, con i dati relativi al consumo pro capite annuale di cioccolato.

Data la singolarità del risultato ottenuto, viene spontaneo chiedersi se si tratta di una semplice casualità o se esista una vera relazione causa-effetto. A tal proposito, l’autore spiega che l’esistenza di un legame tra due fattori (indicati per semplicità con X e Y)

indica che X influenza Y, che Y influenza X o che X e Y sono influenzati da un meccanismo sottostante in comune.

Tuttavia, dato che il consumo di cioccolato è stato dimostrato migliorare le funzioni cognitive, sembra più probabile che l’assunzione di cioccolato fornisca, in modo dose-dipendente, la base necessaria per il fiorire di premi Nobel.

Naturalmente questi risultati sono basati solo su ipotesi e dovranno essere verificati in uno studio prospettico e randomizzato.

In altre parole, per poter dire che i benefici del cioccolato sulle performance mentali rendono più probabile arrivare a guadagnare un Nobel non basta questa analisi, che Messerli ha pensato di mettere in piedi dopo essere venuto a conoscenza di uno studio in cui il consumo di flavonoidi, antiossidanti di cui è ricco non solo il cacao, ma anche il vino, sono associati a migliori risultati nei test cognitivi.

Per il momento, dovremo accontentarci di sapere che è la Svizzera a collocarsi in cima alla curiosa classifica dei Paesi in cui il consumo di cioccolato fa crescere piccoli geni, seguita dalla Svezia e dalla Danimarca. L’Italia, dal canto suo, si posiziona al sedicesimo posto su 23.

Per chi volesse comunque tentare già da oggi questa strada verso il Nobel, il consiglio è di mangiare almeno 400 grammi di cioccolato fondente all’anno.

Via | Fox News
Foto | Flickr

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