Non tutto il colesterolo viene per nuocere: quello “buono”, noto anche sotto le spoglie dell’acronimo HDL, agisce come una sorta di spazzino che raccogliendo il colesterolo in eccesso nel sangue aiuta a ridurre il rischio di aterosclerosi. Le strategie per aumentare i suoi livelli non mancano, e includono anche la scelta dei cibi giusti. Ecco quali sono.
Il pesce ricco di omega 3, come il salmone, lo sgombro, il tonno e le sardine, può aiutare a ridurre il rapporto tra colesterolo cattivo e colesterolo buono. In altre parole, ad aumentare quest’ultimo. Ma non solo. Gli omega 3 sembrano infatti anche in grado di promuovere un miglioramento del metabolismo del colesterolo HDL, favorendo l’aumento della sua forma che protegge di più dall’aterosclerosi.
Il motivo per sceglierla è lo stesso che porta a mangiare salmone: la frutta secca è ricca di omega 3. Fra le varietà migliori da questo punto di vista sono incluse noci e mandorle.
Gli omega 3 si possono però trovare anche nella frutta fresca. Ne è ad esempio l’avocado, che può essere mangiato da solo come frutto, oppure sotto forma di guacamole o ancora aggiunto a portate insospettabili come un piatto di pasta. L’obiettivo è sempre lo stesso: aumentare il colesterolo buono.
Anche in questo caso l’arma segreta sono gli acidi grassi omega 3. I semi di lino possono essere aggiunti interi alla preparazione dei cibi, magari a delle insalate, ma bisogna sempre ricordare di masticarli bene. Altro modo per consumarli è macinati, oppure ancora sotto forma di olio di semi di lino.
Dal punto di vista nutrizionale viene spesso indicato come la fonte di grassi più salutare tra quelle disponibili. Fra i benefici dell’olio d’oliva sembra essere inclusa anche la capacità di aumentare l’efficacia antinfiammatoria del colesterolo buono.
Un aiuto per migliorare i livelli di colesterolo arriva anche dalle fibre solubili. Per questo è utile mangiare avena. Attenzione però: l’effetto ottenibile non sembra essere tanto quello di aumentare i livelli di colesterolo buono, quanto piuttosto quello di tenere sotto controllo colesterolo totale e cattivo, soprattutto in chi già è alle prese con l’ipercolesterolemia.
Anche il consumo di riso può produrre gli stessi benefici di quello di avena. Attenzione, però, a scegliere quello integrale: le lavorazioni che portano ad ottenere il riso bianco eliminano proprio le fibre che aiutano a tenere a bada il colesterolo.
Quanto detto a proposito del riso vale anche per un altro cereale, l’orzo: ad essere una buona fonte di fibre non è quello perlato, ma quello mondo, corrispondente alla forma integrale.
Anche i legumi sono una buona fonte di fibre solubili che possono aiutare non tanto ad aumentare il colesterolo buono quanto a tenere a bada quello totale e quello cattivo.
Anche alcuni tipi di frutta contengono fibre solubili. E’ questo il caso delle prugne, ma non solo. Anche mele, pere, kiwi, mandarini e pesche ne contengono buone quantità.
I cibi per controllare il colesterolo: guarda la gallery!
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