Alimentazione più sana: come scegliere i contenitori
Chi è che non vorrebbe “vivere sano, a lungo, in modo naturale”? Eppure, come suggerisce il libro di Giacomo Bo (laureato in Economia, un passato nelle risorse umane, e da 15 anni attivo nel campo dell’alimentazione naturale) e di sua moglie, “Verso una salute globale” (ed. Renudo) farlo non è poi così difficile. Basta acquisire […]
Chi è che non vorrebbe “vivere sano, a lungo, in modo naturale”? Eppure, come suggerisce il libro di Giacomo Bo (laureato in Economia, un passato nelle risorse umane, e da 15 anni attivo nel campo dell’alimentazione naturale) e di sua moglie, “Verso una salute globale” (ed. Renudo) farlo non è poi così difficile. Basta acquisire consapevolezza di alcune abitudini quotidiane sbagliate e che, a lungo andare, possono compromettere la nostra salute fisica.
Uno dei tanti spunti interessanti forniti dal testo è il capitolo che riguarda la tossicità dei contenitori nei quali conserviamo o cuociamo il cibo da consumare. Ecco allora che scopriamo che
L’acciaio inossidabile è innocuo e non contamina gli alimenti solo quando non viene graffiato (meglio usare quindi mestoli di legno);
Il teflon, noto per le sue capacità antiaderenti, è sotto accusa negli Usa per una correlazione rilevata dalla comunità scientifica fra il suo uso e alcuni tipi di tumore;
L’alluminio, molto usato come pellicola protettiva degli alimenti, viene sciolto dal contatto con alimenti acidi, trasferendo le sue sostanze al cibo. In questo caso, secondo alcuni studi, provoca danni al sistema nervoso centrale;
Stagno e cromo, che contengono cibi a lunga conservazione come carne e pesce in scatola ma anche birra, è dannoso perchè spesso non “naturale”, ovvero rivestito di vernici sintetiche;
La ceramica è un materiale atossico (a meno che non sia colorata e dipinta con vernici, inevitabilmente tossiche);
Il vetro è fra i materiali più sicuri: “Non cede materiali, non modifica i cibi da un punto di vista organolettico, impermeabile ad acqua e gas”;
Il gres, ceramica rivestita da vetro per renderla impermeabile: se non colorato, “si tratta di materiale che somma i vantaggi di entrambi i materiali”;
Carta e cartoni, in assenza di coloranti, sono sicuri
La plastica, “materiale derivato da un processo di polimerizzazione di sostanze organiche derivate dal petrolio, tende a decomporsi in presenza del calore, di cibi acidi, dell’aria e della luce, in tempi abbastanza brevi rilascia agli alimenti le sostanze di cui è composta”.