Scegliere gli alimenti giusti è una buona strategia per combattere l’infiammazione. A dimostrarlo sono numerosi studi scientifici, secondo cui alcune componenti del cibo o delle bevande possono addirittura esercitare un effetto antinfiammatorio.
Le conseguenze di una scelta sbagliata possono aumentare i rischi corsi dalla salute; viceversa, la scelta giusta può aiutare a proteggerla dagli effetti negativi di un’infiammazione cronica, associata a malattie serie come quelle che colpiscono il cuore e le arterie, il diabete, l’artrite, la depressione, l’Alzheimer e anche il cancro.
Ma quali sono gli alimenti infiammatori? E quali quelli non infiammatori?
Non è affatto un caso: gli alimenti infiammatori hanno in genere una cattiva reputazione. Alcuni sono stati associati a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, altri a quelli di malattie cardiovascolari.
Eccone alcuni che dovrebbero essere consumati il meno possibile:
Fra gli alimenti non infiammatori abbondano la frutta e la verdura, ricche di antiossidanti naturali e di polifenoli, ma non solo. In un’alimentazione a prova di infiammazione non dovrebbero ad esempio mancare:
Per chiudere il pasto si può scegliere un bel caffè. Anche questa bevanda, infatti, contiene polifenoli e altre sostanze antinfiammatorie e a meno di gastriti o di problemi di insonnia una tazzina può aiutare a proteggere la salute.
Via | Harvard Medical School