Allergia al nichel: i sintomi e le cure
L'allergia al nichel è piuttosto comune: quali sono i sintomi e quali le cure per evitare sintomi dermatologici e gastrointestinali imparando a conviverci.
Fonte immagine: Foto di Anastasia Gepp da Pixabay
L’allergia al nichel è comunemente associata ad una dermatite allergica da contatto. Tra i sintomi più evidenti difatti c’è un’eruzione cutanea che provoca prurito e compare laddove la pelle tocca una sostanza solitamente innocua. Le cure sono diverse a seconda della causa dell’allergia stessa. Se i sintomi sono gastrointestinali, ad esempio, bisogna capire cosa mangiare e quali alimenti evitare. Se da contatto, invece, cosa non indossare. Ma non solo: approfondiamo l’argomento.
Cos’è il nichel
Il nichel è un metallo color argento che si trova in maniera del tutto naturale nell’ambiente. Mescolato ad altri metalli dà vita a numerosi prodotti di bigiotteria, orologi, montature per occhiali, ed ancora monete, chiavi, smartphone. Tutti oggetti, cioè, di uso quotidiano. Piccole quantità di nichel si trovano, però, anche in diversi alimenti. E, restando in qualche modo in ambito gastronomico, anche in diverse attrezzature da cucina, come pentole, posate, mestoli.
Cos’è l’allergia al nichel
Alcune persone sviluppano un’allergia al nichel. In sostanza, a contatto, o dopo avere ingerito il metallo, il loro sistema immunitario sviluppa una reazione avversa in quanto lo scambia per un pericolo. Di conseguenza inizia a produrre sostanze chimiche per combatterlo così come combatterebbe virus, batteri o altre sostanze nocive. Ciò provoca l’innescamento di una reazione allergica.
Le allergie al nichel possono svilupparsi a qualsiasi età anche se sono più comuni nelle donne e nelle ragazze rispetto che nel sesso maschile.
Causa e fattori di rischio
Ad oggi, la causa esatta dell’allergia al nichel è sconosciuta. Tuttavia, alcuni fattori possono aumentare il rischio di sviluppare allergia al nichel. Tra questi:
- Sesso femminile. Le donne hanno maggiori probabilità di avere un’allergia al nichel rispetto agli uomini
- Fare un lavoro nel quale si è a contatto con il metallo (metalmeccanici, sarti e parrucchieri, ad esempio).
- Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le femmine tendono ad avere più piercing. Uno studio recente ha scoperto che le donne in sovrappeso sembrano avere un rischio ancora maggiore di allergia al nichel.
- Avere una storia familiare di allergia al nichel. Il rischio di sviluppare un’allergia al nichel aumenta se qualcuno tra i tuoi familiari è sensibile al nichel.
- Essere allergici ad altri metalli.
- Avere piercing all’orecchio o al corpo.
I sintomi dell’allergia al nichel
Una volta sviluppata, è molto raro che l’allergia al nichel scompaia per sempre. E’ più comune che si debba imparare a convivere con i sintomi che essa sviluppa. Questi sono di diversa natura in quanto la stessa allergia può essere provocata sia dall’ingerimento che dal contatto. L’unico modo per trattarla, quindi, è evitare il contatto con oggetti o l’ingerimento di alimenti che contengono anche piccole percentuali di nichel.
Sintomi dermatologici
Nelle persone con allergia al nichel da contatto, la risposta consiste in una reazione cutanea che appare tra le 12 e le 24 ore dopo il contatto con un oggetto contenente nichel. I sintomi, in questo caso, includono:
- eruzioni cutanee o protuberanze
- arrossamento o altri cambiamenti nel colore della pelle
- forte prurito
- pelle squamosa o ispessita
- pelle secca o ruvida
- macchie secche sulla pelle che ricordano una bruciatura
- prurito
- vesciche (in casi molto gravi)
Si tratta di reazioni perlopiù localizzate: la reazione allergica interessa solo la parte della pelle che è entrata in contatto con il metallo. I sintomi agli occhi si manifestano come prurito e dermatite intorno alla zona oculare.
Sintomi gastrointestinali
Mangiare cibi contenenti piccole quantità di nichel solitamente genera sintomi gastrointestinali ben definiti. Tuttavia, può anche innescare una risposta immunitaria che provoca cambiamenti nella pelle. Tra i sintomi extracutanei si annoverano:
- nausea
- vomito
- diarrea
- dolori addominali
- gonfiore e tensione addominale
- stipsi
- pirosi
Altri sintomi legati all’allergia al nichel possono essere di natura respiratoria e includere rinite e asma, sintomi di natura neurologica come mal di testa e cefalea, capogiri e vertigini. Sintomi che influiscono sulla salute in genere sono, infine, febbre, stanchezza cronica, insonnia.
Allergia al nichel, le cure
Non esiste una cura per l’allergia al nichel. Come anticipato, questa può essere da contatto o di natura alimentare. Per questo, i trattamenti sono diversi a seconda della causa dell’allergia stessa.
Cure topiche
Nel caso di allergia da contatto, il primo passo è evitare il contatto con il metallo. Una volta sviluppata una sensibilità al nichel, infatti, ogni qual volta lo si tocca, avviene una reazione. Le creme topiche possono alleviare i sintomi: è il medico che può prescrivere determinati farmaci per ridurre l’irritazione e migliorare le condizioni delle eruzioni cutanee.
In genere si tratta di creme a base di corticosteroidi e creme non steroidei. In alternativa esistono dei corticosteroidi orali: questi sono indicati quando la reazione è grave o diffusa.
E’ importante porre l’accento sugli effetti collaterali legati all’assunzione di questi farmaci. Tra questi ci sono sbalzi d’umore, aumento della pressione sanguigna e aumento di peso (ecco spiegato perché si ingrassa con l’allergia al nichel). Infine, è possibile assumere antistaminici orali.
Alimenti da evitare
L’allergia al nichel non si può prevedere, ma per prevenire una reazione allergica bisogna evitare gli alimenti che lo contengono (se necessario leggendo anche le etichette). Il nichel è presente, infatti, in una lunga serie di cibi, ecco gli alimenti da evitare.
- frutta secca (arachidi) e semi
- latte di soia
- cioccolato e cacao in polvere
- cibi in scatola (controllare le etichette)
- alcuni cereali (grano saraceno, avena)
- pasta integrale
- pane integrale
- ananas, fichi, datteri e prugne
- verdure (asparagi, verdure a foglia come spinaci, cavoli, pomodori)
- tutte le verdure in scatola
- legumi (lenticchie, piselli, ceci)
- prodotti a base di soia
- te nero
Cosa mangiare, dieta nichel free
Gli alimenti a basso contenuto del metallo da includere in una dieta nichel free sono:
- pesche, pere, banane, mirtilli, fragole, more sono tutti considerati frutti a basso contenuto di nichel
- mele, pomodori, arance, pompelmi, invece, pur avendo un basso contenuto di nichel possono aggravare i sintomi dell’allergia.
- peperoni, cetrioli, melanzane
- latte, panna, formaggio, burro, yogurt
- pasta, riso bianco, cornflakes, farina di mais e pane bianco
- pollo, tacchino, manzo e uova
Rimedi naturali e buone abitudini per combattere l’allergia al nichel
In alternativa – o in aggiunta – alle precedenti cure, esistono dei rimedi naturali o delle semplici abitudini alle quali è consigliabile ricorrere. Tra i rimedi casalinghi c’è l’uso di lozioni lenitive come la lozione alla calamina (crema all’ossido di zinco) e di lozioni idratanti per il corpo a base di ingredienti naturali. Utile risulta anche idratarsi regolarmente, anche solo applicando impacchi freschi e umidi, che possono aiutare a seccare le vesciche e alleviare il prurito.
Cosa non indossare? E’ importante evitare o ridurre l’esposizione al nichel scegliendo gioielli che non lo contengono, e prestando attenzione alle montature per occhiali, alle cerniere, agli orologi e agli altri oggetti di uso quotidiano. Forse non per tutti è evidente, eppure anche gli utensili da cucina possono essere costituiti da nichel. E’ consigliabile, infine, evitare di maneggiare gli alimenti che contengono piccole quantità di nichel per evitare eruzioni cutanee sulle mani.
Quali esami fare per intolleranza al nichel?
Uno degli esami più efficaci per diagnosticarla è il patch test cutaneo. Viene eseguito dall’allergologo, il quale dispone sulla cute della schiena piccole quantità di nichel e altri potenziali allergeni che ci rimangono per 48-72 ore. Al termine di queste, il medico esamina ogni area sulla quale eventuali arrossamenti o irritazioni possono indicare l’allergia.
Altri tesami sono il prick test, che si esegue sull’avambraccio e prevede l’applicazione locale di allergeni sotto forma di gocce, e il recaller program, degli esami del sangue legati all’allergia al nichel, che prevedono un piccolo prelievo dal polpastrello al fine di esaminare il livello di chitochine e immunoglobuline G presenti nel sangue.
Tra i centri specializzati in allergia al nichel in Italia abbiamo il Policlinico San Marco di Bergamo, il Policlinico Gemelli Roma, la Clinica del Lavoro di via San Barnaba a Milano, l’I.R.C.C.S Ospedale di San Giovanni Rotondo, Foggia; il Centro Medico Villa Chiara di Empoli; L’IMID UNIT dell’ospedale di Campi Salentina (LE) e il Policlinico di Bari.
Conclusioni
L’allergia al nichel è causa di un’eruzione cutanea che compare sulla pelle dei soggetti allergici al nichel, o di sintomi gastrointestinali a seguito dell’ingerimento di alimenti che ne contengono alte quantità. In entrambi i casi, si tratta di reazioni gestibili semplicemente limitando il contatto con i primi o il consumo dei secondi.
Non esiste una cura, ma è possibile fronteggiarla con l’utilizzo di creme topiche, farmaci prescritti dal medico o con una dieta nichel free. I test per diagnosticarla sono il patch test, il prick test e il recaller program.