Allergia all’ambrosia, nuovi casi in Centro Italia
Una nuova allergia che colpisce particolarmente i bambini: è quella all'ambrosia, una pianta erbacea originaria dell'America.
Non è un vero e proprio allarme, ma la dimostrazione di come le allergie possano svilupparsi anche in aree geografiche che inizialmente non sembravano essere interessate: gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, durante un convegno sulla rinite allergica tenutosi nella capitale, hanno dimostrato come la percentuale dei bambini allergici e sensibili all’ambrosia nel Centro Italia stia aumentando.
L’ambrosia è una pianta di origine americana che negli Stati Uniti è considerata una delle fonti primarie di allergie: si stima che circa il 40% della popolazione statunitense sia allergica ai pollini di questa pianta. In Italia è stata portata con le navi cargo dei trasporti, ma per le sue caratteristiche botaniche aveva attecchito maggiormente nelle regioni nel Nord Italia: l’ambrosia nasce al di sotto dei 400 metri di altitudine e, essendo una pianta infestante, è facile trovarla nelle coltivazioni, sui bordi delle strade, le massicciate ferroviarie e i terreni incolti. Lo studio degli specialisti riuniti al Bambin Gesù ha rilevato come l’area di attecchimento dell’ambrosia si sia espansa, raggiungendo anche le regioni del Centro-Sud Italia. E’ una pianta con una forte portata allergica a causa dei moltissimi pollini che riesce a liberare nell’ìaria.
Il periodo di fioritura dell’ambrosia ha inizio a partire dal mese di agosto, motivo per cui l’allergia all’ambrosia si presenta con i classici sintomi allergici ma in ritardo rispetto alla classica stagione delle allergie, che è la primavera; in questa seconda ondata allergica estiva è possibile osservare, soprattutto nei bambini, se i soggetti sono sensibili o meno all’ambrosia. Solitamente si manifesta con prurito al naso e starnuti frequenti. In caso di risposta affermativa, è una tipica allergia da trattare con antistaminici o rimedi naturali adeguati.
Via | Agi