Allergia primaverile e alimentazione, i cibi consigliati e quelli da evitare
Allergia primaverile e alimentazione: quali sono i cibi consigliati per chi è allergico e quelli da evitare? Lo abbiamo chiesto a un'esperta
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Allergia primaverile e alimentazione, c’è un collegamento? Ci sono dei cibi che i soggetti allergici dovrebbero mangiare per stare meglio e, al contrario, altri alimenti che andrebbero invece vietati perché peggiorano i sintomi non permettono agli antistaminici di agire correttamente? Tante le domande che affollano la mente di chi soffre di allergia.
L’allergia primaverile ai pollini è purtroppo un disturbo molto comune. Sono tante le persone di ogni età che ne soffrono. I sintomi dell’allergia sono differenti e includono rinite allergica, naso che cola, prurito a naso e occhi, occhi che lacrimano o bruciano, mal di gola, tosse allergica, asma allergica. E talvolta anche orticaria o altri sintomi riscontrabile a livello epidermico.
Se sappiamo che le cure a base di antistaminici possono aiutare i soggetti allergici a stare meglio, molto spesso ci chiediamo se esistano alimenti che ne aumentano la sintomatologia e altri che, invece, la attenuano un po’.
Per questo motivo abbiamo rivolto qualche domanda alla Dottoressa Valeria Meconi, nutrizionista, di MioDottore che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma, per poter capire meglio cosa portare in tavola e cosa evitare in caso di allergia.
Chi soffre di allergia primaverile (ai pollini) cosa deve sapere sull’alimentazione da seguire?
Per molti la primavera è la stagione delle “torture”: naso che cola, prurito agli occhi e mal di gola. La causa è il polline, in quanto per molte specie vegetali l’impollinazione avviene per mezzo delle correnti d’aria che trasportano e lasciano sospesi nell’ambiente i pollini.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il numero di persone che soffre di allergia ai pollini si attesta tra il 10% e il 40% della popolazione, un numero considerevole. Molti cibi sembrano essere responsabili di reazioni crociate, le cross-reazioni, ovvero alimenti che, contenendo molecole simili a quelle del polline, scatenano la reazione immunitaria. Il contatto con alcuni alimenti può, quindi, determinare fenomeni irritativi a labbra e cavo orale nei soggetti che soffrono di allergia primaverile al polline.
È vero che esistono cibi che aumentano l’allergia e altri che la calmano?
I cibi che sono tipicamente responsabili della comparsa dei sintomi dell’allergia ai pollini includono noci, semi, frutta fresca e verdura cruda. Invece altri alimenti, prevalentemente antinfiammatori, possono aiutare nel contrastarne i sintomi.
Quali sono i primi e quali sono i secondi?
Quando si ha un’allergia a graminacee, betullacee, parietaria, etc, gli alimenti che andrebbero limitati sono:
- mele
- pere
- banane
- nespole
- pesche
- ciliegie
- kiwi
- lamponi
- fragole
- sedano
- finocchi
- prezzemolo
- frutta secca
- piselli
- melone
- orzo
- avena
- mais
- riso
- segale
- frumento
Nella realtà dei fatti significherebbe escludere un’ampia fetta di alimenti, rischiando carenze nutrizionali. Si può però beneficiare dell’effetto antiinfiammatorio dei cibi ricchi di vitamina C, omega-3 e flavonoidi. Infatti, inserendoli nella routine alimentare, si può prevenire l’eccessivo rilascio di istamina da parte dell’organismo.
Ci sono alimenti che non bisognerebbe mangiare se si prende l’antistaminico?
La FDA raccomanda di non assumere alcolici se si assumono farmaci antistaminici, per non amplificare la sonnolenza data dal farmaco.
Nel complesso, nessun alimento ne mina l’efficacia. Vista l’estrema variabilità della sensibilità ad alcuni cibi che ogni persona può manifestare, non è consigliato escludere a priori degli alimenti, ma è bene affidarsi a uno specialista che possa valutare il caso specifico.