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Allergie agli insetti: sintomi e rimedi

Le punture di api, vespe e calabroni possono scatenare gravi reazioni. Ecco come riconoscerle ed evitarle

Allergie agli insetti: sintomi e rimedi

Anche le punture degli insetti possono scatenare allergie. Fra le più frequenti sono incluse quelle provocate da api, vespe e calabroni. Questi ultimi possono scatenare reazioni piuttosto pericolose, probabilmente perché iniettano una quantità di veleno maggiore. Saperle riconoscerle può essere fondamentale per salvare la vita di chi è allergico. Ma come farlo?

In generale, la reazione a una puntura d’insetto può essere considerata normale se coinvolge un’area di pochi centimetri. Reazioni locali più estese, dal diametro superiore ai 10 cm e che durano per qualche giorno, indicano che si potrebbe avere a che fare con un’allergia.

A livello locale i sintomi includono gonfiori, arrossamento e prurito, mentre i sintomi sistemici possono includere anche tosse, infiammazione della gola, difficoltà respiratorie, vertigini, abbassamenti della pressione, aritmia, bradicardia e perdita di coscienza, fino a un pericoloso shock anafilattico. A volte è possibile avere a che fare anche con nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. Questi sintomi in genere compaiono qualche minuto dopo che si è stati punti, e in casi più rari possono essere scatenati non da una reazione allergica, ma dalla tossicità del veleno, in particolare quando si viene punti contemporaneamente da più insetti.

In genere l’allergia agli insetti, che può comparire a qualsiasi età, si sviluppa dopo che si è stati punti più volte. Nel caso delle vespe, il 5-10% degli adulti che hanno avuto una reazione locale estesa a una puntura e con test allergici positivi corre il rischio, ad una successiva puntura, di sviluppare una reazione sistemica. L’unico modo per evitarlo è ricorrere all’immunoterapia specifica, che attraverso la somministrazione – a più riprese – di un estratto del veleno dell’insetto cui si è allergici riesce nel 90% dei casi a proteggere da reazioni allergiche anche per vent’anni.

Gli autoiniettori di adrenalina sono invece rimedi salvavita che possono essere prescritti dall’allergologo se i test eseguiti dopo una reazione generalizzata hanno dato esito positivo. Questi dispositivi medici permettono infatti di somministrare in pochi secondi una molecola che riesce a limitare i sintomi delle reazioni allergiche, anche di quelle più gravi. Anche quando si usano gli autoiniettori resta però fondamentale rivolgersi al 118 o al Pronto Soccorso per ricevere tutte le cure del caso e rimanere in osservazione per tutto il tempo necessario.

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Via | Punto nel Vivo; Uniroma1

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