
Gli uomini più alti in giovane età potrebbero correre un minor rischio di soffrire di demenza in età più avanzata. A suggerirlo è un nuovo studio recentemente pubblicato su eLife, secondo cui l’altezza potrebbe rappresentare un potenziale fattore di rischio da non sottovalutare.
[related layout=”right” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/555306/altezza-e-rischio-di-cancro-esiste-un-legame”][/related]
Gli autori dello studio spiegano che il loro intento era proprio quello di identificare l’eventuale associazione fra altezza in gioventù e rischio di soffrire di demenza da anziani.
Per far ciò, oltre all’altezza dei partecipanti gli esperti hanno analizzato anche i punteggi dei test di intelligenza, il livello di istruzione e i fattori ambientali e genetici di un campione di 666.333 uomini danesi, nati fra il 1939 e il 1959. Gli autori hanno identificato un totale di 10.599 casi di demenza, ed hanno scoperto che esisteva effettivamente un rapporto tra altezza e lo sviluppo di questa condizione. In particolar modo sembra che gli uomini di bassa statura correrebbero maggiori rischi rispetto a quelli più alti.
Insieme, i nostri risultati indicano un’associazione tra un’altezza maggiore nei giovani e un minor rischio di diagnosi di demenza più avanti nella vita, che persiste anche se si adattano i risultati per i livelli di istruzione e i punteggi dei test di intelligenza
spiegano gli autori dello studio, i quali sottolineano che trovare dei modi per identificare quali sono le persone a rischio di demenza è molto importante, non solo perché ciò potrebbe permettere ai pazienti di prendere delle misure preventive, ma anche perché darebbe loro la possibilità di pianificare le cure future.
[related layout=”big” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/537786/psicologia-gli-uomini-alti-e-robusti-sono-piu-mascolini”][/related]
via ScienceDaily
Foto da Pixabay